sosSono parole di Pietro Barbieri, presidente della FISH*

Fonte www.superando.it - Sin dall'inizio la FISH ha aderito alla mobilitazione indetta dal Forum del Terzo Settore e dalle varie organizzazioni componenti la Campagna "I diritti alzano la voce", per dire basta ai tagli sulle politiche sociali, culminata in una grande manifestazione a Roma, in Piazza Montecitorio, che ha visto la partecipazione di almeno duemila persone, tra le quali, in prima fila, numerose quelle con disabilità. E molto partecipate sono state anche le analoghe iniziative proposte in altre ventidue città italiane.

«Negli slogan - si legge in una nota prodotta dall'Ufficio Stampa della FISH - circolava soprattutto un appello al Governo e alle forze politiche: la crisi non giustifica la compressione dei diritti civili che sono a rischio - nella scuola, nel lavoro, nell'assistenza - dopo il taglio dei fondi per il sociale già operati lo scorso anno e in previsione di nuove, ulteriori e severe retrazioni della spesa per il welfare. Tagli che, vale la pena sempre ricordarlo, hanno già raggiunto il 75%, che diventa il 100% nel caso del Fondo per le Non Autosufficienze, "semplicemente" azzerato».

«Donne, anziani, disabili, disoccupati, migranti, giovani - prosegue il comunicato della Federazione - i loro diritti e le loro possibilità di essere inclusi nella società sono posti in secondo piano anziché essere prioritari».

«Oggi - è l'amaro commento del presidente della FISH Pietro Barbieri - è davvero a rischio la coesione sociale, mentre è sempre più evidente l'esclusione, il disagio, il sovraccarico su quella stessa famiglia la cui centralità, solo a parole, si richiama spesso. Se dunque non si interviene immediatamente su quella che è una vera emergenza nazionale, la disgregazione e il conflitto diverranno insanabili e ci vorranno decenni perché i danni possano essere riparati».

«Molti esponenti dell'Opposizione - si segnala dalla Federazione - hanno testimoniato la loro vicinanza alle istanze dei manifestanti, mentre sono stati praticamente assenti quelli della Maggioranza e dal Governo non è ancora arrivata alcuna reale e circostanziata rassicurazione».

«Quello di oggi - avverte comunque Barbieri - è solo l'inizio di una lotta a cui non possiamo sottrarci e che sapremo sostenere, senza cedimenti, da veri protagonisti delle scelte che ci riguardano!»

Per maggiori informazioni

Leggi la news Anffas sulla manifestazione

24 giugno 2011