Fonte Anffas Ticino di Somma Lombardo - L’Università di Verona con la collaborazione del prof. Leonardo Zoccante e di Euritmie è lieta di presentare La ragione c'entra poco, un’esposizione di più di trenta opere tra ceramiche, carboncini, tessuti e pitture su tela, alcune delle quali provenienti da collezioni private, realizzate da una collettiva di dieci artisti dell’Atelier Espressivo I Pitturatori dell’Anffas Ticino in dialogo con Richard Boulet, affermato artista canadese presentato dal curatore Wayne Baerwaldt.

La mostra, curata da Matilde Nuzzo e Francesca Malverti, è al suo secondo appuntamento, dopo quello dello scorso settembre nello Spazio Thetis dell’Arsenale di Venezia e apre il programma della rassegna Euritmie – talenti speciali accedono alle arti promossa e organizzata dal Centro Regionale Disturbi dello Spettro Autistico di Verona.

Le opere selezionate rappresentano un percorso di ricerca identitaria: spesso ispirati dalle esperienze e dalle relazioni della vita quotidiana, gli artisti trasformano in materia i loro sentimenti, ricordi, amicizie, amori. Un mondo che desidera emergere forte della sua complessità, che si manifesta attraverso forme espressive ed estetiche che fanno ritorno all’origine della creazione artistica e ne rivelano l’essenza. Nel loro percorso gli artisti e le artiste qui presenti muovono dal motto proviamo a rifarci il ritratto, ovvero nella ricerca del confronto continuo tra sé e sé e gli altri è possibile scoprire o ricostruire una nuova identità, più precisa, ed in grado di valorizzare le potenzialità individuali e sociali. Le opere, i disegni, gli scritti prodotti diventano così l'espressione più piena della personalità, materia dove ognuno mette in gioco sé stesso e la sua storia diventando artefice del proprio percorso di ricerca.

Affidandosi al proprio istinto e alle proprie mani solo apparentemente ingenue e irrazionali, gli artisti sono capaci di creare qualcosa di talmente forte che dopo un po’ va tolto dalla parete. Se infatti è la ragione a filtrare le passioni e gli impulsi dei nostri gesti, la loro arte se ne allontana, manifestandosi come schietta necessità di espressione. Un percorso talvolta tortuoso, tuttavia ricco di significato. Colori brillanti, sguardi profondi, figure distorte, le opere si presentano al pubblico in tutta la loro forza evocativa e comunicativa.

Assume un significato particolarmente importante esporre tra queste mura: una biblioteca universitaria, luogo dove tante e tanti giovani crescono e vivono la loro quotidianità di studentesse e studenti, studiose e studiosi. L’augurio è quello di poter trasmettere un ulteriore messaggio di attenzione all’inclusività, alla disabilità e alla salute mentale, perché il loro percorso di crescita personale comprenda anche queste tematiche così attuali e universali.

Iniziato nel 1993, il percorso degli artisti dell’Atelier è segnato da importanti tappe: la collaborazione con la GAM di Torino e con il MAGA di Gallarate, il progetto per EXPO 2015, le esposizioni a Milano e nei castelli lombardi e nella prestigiosa sede dello spazio Thetis nell’Arsenale di Venezia, l’Atelier Espressivo nasce da un’intuizione di Viviana Innocente, che negli anni ha seguito gli artisti nella loro formazione e crescita.

Con il patrocinio di:
Regione del Veneto, Provincia di Verona, Comune di Verona, Ambasciata del Canada in Italia, Università di Verona, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Azienda ULSS 9 Scaligera, Centro Regionale Disturbi dello Spettro Autistico di Verona, Accademia delle Belle Arti di Verona, ANFFAS Ticino di Somma Lombardo.

Scopri il sito dell’esposizione: https://laragionecentrapoco.wordpress.com/
 
Orari di apertura:
Dal lunedì alla domenica 8.30 - 23.30 (chiuso domenica 17, lunedì 18 e lunedì 25 aprile).

L’accesso alla biblioteca è libero, ma è necessario essere in possesso di Green Pass rafforzato e mascherina come da normativa vigente.

Per maggiori informazioni sugli artisti e sull’esposizione: laragionecentrapoco@gmail.com