Fonte www.dire.it - E' arrivata alla Camera una mozione per tutelare i diritti dei minori e impegnare il governo ad "avviare ogni iniziativa atta a contrastare i fenomeni d'emarginazione minorile e prevenzione del disagio provocato dall'inserimento scolastico e dall'isolamento in cui vivono molti bambini in zone bisognose del Paese".

Obiettivo del documento, firmato dagli esponenti di Scelta civica Antimo Cesaro, Irene Tinagli, Paola Binetti (Udc-Sc), Maria Valentina Vezzali, Gea Schiro', Mario Sberna, Gian Luigi Gigli e Bruno Molea, e' "migliorare la qualita', l'equita' e l'efficienza dei sistemi di cura e istruzione destinati all'infanzia, stimolando l'inclusione sociale, riducendo l'abbandono scolastico ed ampliando l'accesso ai servizi da parte dei bambini in situazioni di disagio", spiega alla Dire l'onorevole Paola Binetti, terza firmataria del testo.

I firmatari della mozione ricordano quindi ai parlamentari che "siamo alla presenza di una vera e propria questione sociale. Basti pensare agli ultimi dati Istat", che rivelano che "in Italia vivono in situazione di poverta' relativa 1.822.000 minorenni, pari al 17,6% di tutti i bambini e gli adolescenti. Il 7% dei minorenni vive in condizioni di poverta' assoluta, pari a 723.000 persone di minore eta'. La quota e' del 10,9% nel Mezzogiorno, a fronte del 4,7% nel Centro e nel Nord del Paese".

Passando poi al problema dell'alimentazione, se "un bambino o un ragazzo su cinque consuma giornalmente frutta e verdura- si legge nella mozione- preoccupa che ce ne sia uno su quattro che abbia un peso ponderale eccessivo e che la stessa quota non pratichi alcuna attivita' fisica. Inoltre, dato altrettanto allarmante e' che tra gli adolescenti risulti una quota consistente di fumatori (quasi 9%) ed ex-fumatori (3,5%) a cui bisogna aggiungere anche il 5% dei giovani che ha un consumo di alcol rischioso per la salute".

A fronte di cio', "le iniziative a sostegno delle famiglie con minori e in condizioni di disagio, varate negli ultimi anni (assegni di sostegno per le famiglie numerose, deduzioni fiscali per famiglie povere anche con bambini), hanno avuto una portata molto limitata e di scarsa efficacia", per questo motivo i firmatari invitano il governo:

- "ad attuare piani di contrasto alle carenze educative, favorendo il consolidamento delle reti di associazioni di volontariato nell'ambito familiare e predisponendo, nelle scuole, attraverso il coinvolgimento di insegnanti e famiglie, per ogni minore interventi specifici di rinforzo educativo;

- a programmare ogni iniziativa utile a migliorare la qualita', l'equita' e l'efficienza del sistema di cura e di istruzione destinati all'infanzia al fine di stimolare l'inclusione e ridurre l'abbandono scolastico e ad ampliare l'accesso ai servizi da parte dei bambini disagiati;

- a potenziare in tutto il territorio nazionale servizi di assistenza e consulenza sociale a famiglie e singoli con interventi per il superamento di problematiche sociali (solitudine, emarginazione, problemi relazionali, di integrazione sociale)".

I firmatari invitano inoltre il governo a:

- "a prevedere nei prossimi provvedimenti legislativi misure a sostegno del welfare, individuando nel prossimo Piano per l'infanzia azioni specifiche finalizzate all'avvio di un'analisi sistematica e ragionata delle risorse attivabili per la loro realizzazione, cosi' come disposto nel Terzo Piano biennale nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in eta' evolutiva;

- a predisporre politiche e programmi nazionali atti a garantire un progresso effettivo nell'eliminazione del lavoro minorile nel rispetto delle Convenzioni dell'ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) sul lavoro minorile;

- a prevedere adeguate risorse per fare fronte alle differenti esigenze dei bambini (cognitive, emotive, sociali e fisiche) in eta' prescolare e scolare atteso che i fondi pubblici destinati a tali scopi risultano inferiori a quelli spesi per qualunque altro settore;

- a varare un nuovo piano per l'utilizzo dei Fondi europei che concentri le risorse sullo sviluppo non solo delle infrastrutture fisiche ma anche del 'capitale umano', a partire dal potenziamento dei servizi alla prima infanzia;

- ad istituire un sistema di monitoraggio sul maltrattamento dei minori in grado di fornire dati omogenei, comparabili e distribuiti su scala nazionale, che possa costituire un contributo di riflessione da cui far scaturire nuove politiche attive di contrasto ad ogni forma di violenza sui minori in conformita' con i principi della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, nonche' con la normativa dell'Unione europea e con le indicazioni del Consiglio d'Europa in materia".

21 novembre 2013