Arrivano le spiegazioni dei due artefici dello scempio sull'inclusione scolastica. Si spera nel maxiemendamento, intanto siamo appesi ad un filo
Comunicato stampa congiunto Fish e Fand del 14 luglio
2010
Maxiemendamento: fiato sospeso per i bambini.
FAND e FISH, le due Federazioni delle persone con disabilità,
hanno denunciato nei giorni scorsi come grave, discriminante e privo di
risparmio uno dei tanti emendamenti approvati, sul filo di lana, dalla
Commissione Bilancio del Senato.
L'emendamento in questione (firmato dai
Senatori Esposito e Latronico, PdL) prevede l' aumento nel numero
massimo di bambini nelle classi frequentate da alunni con disabilità. Il
limite massimo è fino ad oggi di 20 alunni (DPR 81/2009, articolo 5.2). La
prospettiva reale è quella di classi sempre più sovraffollate che
mettono a rischio la qualità stessa dell'istruzione e dell'inclusione
scolastica. Un atto, quindi, gravissimo che colpisce, ancora una volta, i più
deboli. Un danno che riguarda tutti i bambini, siano essi disabili o meno
e che provocherà un numero altissimo di contenziosi ineluttabilmente persi dalle
Amministrazioni scolastiche.
Ieri in serata, l'impacciata marcia
indietro dei due relatori che, in una nota, precisano: " Lo scopo e
l'obiettivo è quello di ridurre il numero degli iscritti all'interno delle
classi in cui ci sono alunni affetti da disabilità. Perciò non c'è volontà di
penalizzare i disabili nelle scuole, piuttosto quello di favorire
l'apprendimento e la scolarizzazione di questi grazie a classi sempre meno
affollate ."
Peccato che l'emendamento esprima l'esatto contrario
. È tanto poco convincente la spiegazione che i due Senatori aggiungono: "Per
questa ragione, qualora il testo dell'emendamento possa dare adito a
fraintendimenti di sorta, affidiamo al Relatore e al Governo, in sede di
formulazione del maxi-emendamento, il compito di adottare quelle scelte che
consentano di raggiungere l'obiettivo di una migliore integrazione dei soggetti
affetti da disabilità nel contesto scolastico ".
Quindi al Governo la
responsabilità di sistemare il "pasticcio" combinato in Commissione
Bilancio. L'unica soluzione – prospettano Fand e Fish – è la soppressione di
quell'emendamento raffazzonato tecnicamente oltrechè di portata devastante
come già affermato.
L' ultima speranza sta nella redazione del
maxi-emendamento in via di presentazione in queste ore e su cui il Governo porrà
la fiducia. Fino a quel momento la qualità dell'integrazione scolastica rimane
appesa ad un filo.
14 luglio 2010
Il Presidente Fish
Pietro Vittorio Barbieri
Il Presidente Fand
Giovanni
Pagano
Per approfondire
leggi
il precedente comunicato stampa FISH e FAND
leggi
l'appello lanciato da Anffas alle istituzioni