Il funzionario del Segretariato sociale Rai Vera Leotta
ammette le difficoltà denunciate da Fand e Fish sulla sottotitolazione dei nuovi
canali digitali, ma spiega che "si sta lavorando ad una soluzione": "Ci scusiamo
con le persone sorde"
Fonte:
superabile - "E' vero, ci sono dei problemi. Stiamo lavorando ad una
soluzione". Con queste parole Vera Leotta, funzionario responsabile del
Segretariato Sociale della Rai, ammette che l'allarme lanciato da Fand e Fish
sulla sottotitolazione dei nuovi canali digitali della Rai ha un fondamento. Le
due principali federazioni di associazioni di persone con disabilità e loro
familiari avevano parlato di problematiche tecniche che facevano intravedere il
rischio che il servizio di sottotitolazione riservato ai non udenti restasse
limitato ai canali tradizionali, Rai1, Rai2 e Rai3, senza alcuna estensione al
nutrito pacchetto di canali che gli italiani stanno imparando a conoscere sempre
più grazie al graduale passaggio al digitale terrestre.
"Tempi certi
purtroppo non possiamo indicarne - dice Leotta sottolineando l'importanza della
tutela del diritto all'informazione e alla comunicazione per tutti - ma stiamo
lavorando per dare a Fish e Fand una risposta che tenga conto dei loro diritti.
Ci rendiamo conto - continua la funzionaria Rai - del disservizio e anche della
discriminazione che sentono sulla loro pelle: le persone sorde sono molto
attente e bene fanno a difendere i loro diritti. Noi del Segretariato Sociale
della Rai lo capiamo e per questo siamo al lavoro. Ovviamente ci scusiamo, ma
nella consapevolezza che ci stiamo impegnando per una comunicazione che arrivi a
tutti. Disabili sensoriali compresi".
Nella nota, i presidenti di Fand e
Fish Pagano e Barbieri avevano affermato che le problematiche tecniche erano
state affrontate "con ritardo e trascuratezza" dall'azienda e segnalavano il
rischio che il mancato rispetto del contratto di servizio si configuri come una
vera e proprio discriminazione, violando apertamente la Convenzione Onu sui
diritti delle persone con disabilità. Fand e Fish hanno annunciato una
mobilitazione, dicendosi pronte a manifestazioni davanti alle sedi Rai e ad
azioni legali, e minacciando anche, "nella eventualità più drammatica", una
messa in discussione del pagamento del canone annuale. (eb/ska)
6 ottobre 2010