penna che scrive su carta biancaPreoccupazione da parte di LEDHA per i provvedimenti previsti dalla Legge di Stabilità

Tratto da: www.superando.it - «Salviamo i diritti e la dignità delle persone con disabilità!»: è questo il messaggio lanciato dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), di fronte ai provvedimenti contenuti nella legge di Stabilità Finanziaria e alle politiche sociali del Governo, che rischiano di segnare la fine dell'inclusione sociale dei Cittadini con disabilità nel nostro Paese. «Nemmeno ai tempi di Margaret Thatcher, in Gran Bretagna - rileva la LEDHA, che ha inviato anche una lettera aperta al presidente della Repubblica - ci si era mai permessi di intaccare certi diritti acquisiti delle persone con disabilità!»

«In occasione del 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) ribadisce la sua preoccupazione e la sua denuncia sui provvedimenti previsti nella Legge di Stabilità e sulle politiche sociali del Governo che rappresentano, nei fatti, un attacco ai diritti e alla dignità delle persone con disabilità e delle loro famiglie di questo Paese». Lo dichiara il presidente della LEDHA, Fulvio Santagostini , ricordando anche il messaggio recentemente inviato dalla LEDHA stessa al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , in qualità di garante dei Princìpi Costituzionali, una lettera aperta per denunciare i provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità Finanziaria presentata dal Governo, che nei fatti certifica la fine dell'inclusione sociale dei cittadini con disabilità nel nostro Paese . E tutto questo nell'assoluto silenzio degli organi d'informazione italiani.

Una prima risposta, va detto, è giunta dal presidente della Camera Gianfranco Fini, nella quale si dichiarava che la lettera a firma della LEDHA sarebbe stata trasmessa alla Commissione Parlamentare competente. «Neanche la Thatcher - aggiunge Santagostini - si era permessa di intaccare i diritti acquisiti delle persone con disabilità del Regno Unito, oggi in Italia invece assistiamo a un vero e proprio accanimento del Governo nei confronti dei disabili e delle loro famiglie. Ma d'altra parte se il ministro dell'Economia Giulio Tremonti afferma che l'Italia "non può essere competitiva a causa dei troppi invalidi", è ovvio che poi le politiche conseguenti siano quelle che abbiamo sotto agli occhi».

Questo è, sinteticamente, il quadro dei provvedimenti che la LEDHA denuncia con forza:
- la reiterata mancata approvazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e dei LIVEAS (Livelli Essenziali dell'Assistenza Sociale o delle Prestazioni Sociali);
- i tagli agli Enti Locali;
- l'azzeramento del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze;
- il drastico taglio al Fondo per le Politiche Sociali;
- lo stravolgimento della Legge 68/99, sul lavoro delle persone con disabilità, con l'introduzione di altre categorie di persone che niente hanno a che fare con la disabilità, nell'ambito delle "categorie protette" che possano usufruire dell'obbligo di assunzione da parte delle aziende;
- l'assoluta inadeguatezza del numero degli insegnanti di sostegno e delle figure assistenziali per garantire la corretta inclusione scolastica e il diritto all'istruzione;
- la campagna di verifiche dell'invalidità dell'INPS che viene condotta in modo vessatorio nei confronti di persone con disabilità gravi inveterate, invece che mirata giustamente all'emersione dei cosiddetti "falsi invalidi";
- la predisposizione di un documento sulla riabilitazione che, nel concreto, va contro le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e riporta la riabilitazione italiana indietro di decenni [si fa riferimento al Piano di Indirizzo per la Riabilitazione , recentemente presentato dal Ministero della Salute. Se ne legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.].

Inoltre:
- la riduzione del fon do per il 5 x 1000 al no profit, che diventa sostanzialmente "l'1,25 x 1000";
- il taglio delle agevolazioni per le spedizioni postali che portano a un aggravio di oltre il 300% sui costi per le attività di informazione e comunicazione del mondo associativo.

«Obiettivamente è difficile trovare un perché logico e razionale a quello che stiamo vivendo - dichiara Franco Bomprezzi , portavoce della LEDHA, direttore responsabile di Superando.it e anche Cavaliere della Repubblica - a fronte dell'uso e, qualche volta, abuso di parole quali federalismo, sussidiarietà, solidarietà, diritti, associazionismo, famiglia... Ci confrontiamo infatti con politiche sociali che non si basano su un'analisi dei bisogni e sul rispetto dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione, dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e da tutta la legislazione vigente, ma solamente su isolati interventi dal sapore caritatevole che tendono a creare un'inaccettabile "guerra fra poveri" e ad appiccicarci, dopo anni di battaglie, ancora l'etichetta di "malati" , negandoci il riconoscimento e la dignità di Cittadini Italiani che come tutti gli altri possono essere una risorsa di questo Paese».

3 dicembre 2010