accessibilitaAccessibilità globale

Fonte www.disabili.com - Avvicinare sempre più le nuove generazioni di progettisti urbani alle esigenze di persone con disabilità e necessità particolari sembra davvero la nuova strada (buona) da percorrere. E' di qualche giorno fa la notizia di un progetto svedese che vede la collaborazione tra studenti universitari e un gruppo di anziani per progettare la città del futuro, a misura d'uomo.

Ma anche a casa nostra le azioni in questo senso non mancano. E' infatti partito il 10 novembre scorso a Treviso un progetto nato dalla collaborazione tra la Ulss 9 e l'Istituto Tecnico Statale per Geometri Palladio, uniti nell'iniziativa "design for all", nata per studiare la progettazione di spazi fruibili anche da persone con ridotte capacità motorie.

L'iniziativa, promossa dall'associazione Ribaltamente, guidata dall'architetto Massimo Piani e patrocinata dall'Usl 9, prevede un corso di "progettazione per l'accessibilità globale" nel corso del quale i futuri geometri studieranno nuovi servizi, ambienti e prodotti che possano essere usati e fruiti da chiunque, con o senza disabilità. Le quattro lezioni sono rivolte a una sessantina di studenti delle classi quarta e quinta dell'Istituto, tenute da Paolo Boldrini, direttore del dipartimento di medicina riabilitativa ed Edoardo Arslan, direttore dell'audiologia e foniatria dell'azienda sanitaria trevigiana, entrambi dell'Ulss 9.

6 dicembre 2011