appesa_a_un_filoForse possibile grazie ad una nuova definizione

Fonte www.nonprofitonline.it - Il governo aveva assicurato: "Troveremo le soluzioni tecniche per far pagare l'Imu alla Chiesa entro la fine dell'anno". Dicembre si avvicina e, tra le proposte avanzata alla Camera, spunta una novità: la Chiesa potrebbe avere un'imposta più leggera. Gli enti sarebbero sollevati dal pagare l'Imu sulla porzione degli immobili ad uso "misto" grazie a una nuova definizione, scritta ad hoc, di ciò che non è attività commerciale.

Sarebbe stata inserita nel decreto Enti locali questa norma, che riguarda la definizione di ente no profit, ma che non varrebbe per il resto degli italiani. Non sarebbero soggetti all'Imu gli enti che, nel proprio statuto, non prevedono la distribuzione di utili o l'obbligo di reinvestire i profitti esclusivamente a fini di solidarietà sociale. Quindi l'esenzione dal versamento dell'imposta sulle porzioni di immobili ad uso "misto" da cui si traggono profitti (cliniche, alberghi, ostelli, mense, sedi varie), si otterrebbe con una semplice modifica dello statuto, da apportare in corsa entro dicembre.

Un rischio grosso, però, avverte il Consiglio di Stato, perché l'Europa guarda. E la Commissione di Bruxelles potrebbe multare l'Italia per aiuti di Stato illegali e recuperare tali somme "condonate", a partire dal 2006. Un danno che può valere fino a 3 miliardi, considerati gli incassi stimati dal governo (300-500 milioni l'anno).

Per approfondire

Leggi l'approfondimento del Consorzio La Rosa Blu sull'IMU

12 novembre 2012