accordoIl Gemelli primo ad adottarla

Fonte www.disablog.it - Le persone con disabilità vanno in ospedale il doppio delle volte rispetto agli altri (e hanno bisogno del doppio di esami e visite specialistiche) ma nella maggior parte dei casi non trovano in corsia percorsi di cura adeguati e personalizzati. Per riconoscere alle persone con disabilità il pieno diritto alle cure ospedaliere e rendere le strutture sanitarie adeguate alle loro limitazioni fisiche, psicologiche e sensoriali nasce così la prima Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale, realizzata dalla Cooperativa sociale Spes Contra Spem onlus e adottata per la prima volta in Italia dal Policlinico Agostino Gemelli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

La Carta, presentata a un convegno della facoltà di Medicina e Chirurgia del Gemelli, si basa sugli stessi diritti formulati nella " Carta europea dei diritti del malat" per sottolineare che non esistono diritti speciali per le persone con disabilità, ma che le loro limitazioni hanno bisogno di strumenti e percorsi adeguati per essere abbattute.

Lo sforzo della Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale, nata dall'esperienza sul campo della Cooperativa sociale Spes Contra Spem Onlus e dal lavoro di un autorevole comitato scientifico (di cui è membro anche Maria Luisa Di Pietro (docente di Medicina Legale alla Cattolica) è quello di ridurre le difficoltà di accesso alle cure per garantire il diritto alla salute previsto dall'articolo 32 della Costituzione italiana e dall'art. 25 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Il documento è suddiviso in 14 articoli (dedicati all'accesso in ospedale, agli standard delle cure, alla sicurezza e ai diritti come utenti dei servizi), e affronta la problematica del diritto alle cure con la consapevolezza dei maggiori bisogni di mediazione, empatia, privacy delle persone con disabilità. Distingue tra i concetti di disabilità e malattia, guarda alla necessità della formazione del personale medico e infermieristico e alle esigenze delle persone con disabilità rispetto ai macchinari da utilizzare nella diagnostica.

La Carta è stato sottoscritta da numerose associazioni nazionali attive nel settore della disabilità (Fish*, Duchenne parent project, Sibilings, ABC-Bambini Cerebrolesi, Fantasia, Associazione Persone Down e Disabili Visivi) che hanno aderito all'iniziativa e ha ottenuto il patrocinio del ministero della Salute e della Regione Lazio.

* Cui Anffas Onlus aderisce

8 marzo 2013