repubblica_san_marinoIl documento della Repubblica di San Marino

Fonte www.superando.it - Si era già distinta, all'inizio del 2008 per avere ratificato, tra i primi, la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e il Protocollo Opzionale di quest'ultima. Ora la Repubblica di San Marino risulta anche come il primo Stato al mondo il cui Comitato Nazionale di Bioetica abbia prodotto un documento denominato L'approccio-bioetico alle persone con disabilità. Presentato ufficialmente nei giorni scorsi e già anticipato in precedenza al 5° Simposio Internazionale di Bioetica dell'Università di Strasburgo, l'importante testo si compone di una premessa, di nove capitoli, di un glossario con bibliografia e di alcuni allegati, caratterizzandosi per l'esplicitazione e l'esemplificazione dei princìpi della Convenzione ONU, attraverso l'analisi di casi concreti di violazione dei diritti umani delle persone con disabilità, spaziando su temi come i test prenatali e la consulenza genetica, l'eutanasia, i nati prematuri, il consenso informato, il rispetto della vita privata e della sessualità, la qualità della vita e molto altro ancora.

«Nell'aprile 2011, a poche sedute dal suo insediamento, il Comitato Sammarinese di Bioetica (CSB) ha deliberato di intraprendere una organica riflessione sul tema della disabilità, argomento di particolare complessità e delicatezza». Si apre così la presentazione del documento, firmata da Luisa Maria Borgia, vicepresidente del Comitato Sammarinese di Bioetica, che prosegue scrivendo: «Tale scelta è stata dettata dalla constatazione che la disabilità è stata finora poco presente nel panorama bioetico mondiale, in particolare nei documenti dei numerosi Comitati Nazionali di Bioetica, e dalla consapevolezza che l'attuale contesto internazionale necessiti di una approfondita valutazione, a poco più di sei anni dall'approvazione della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. […] Consapevole del grande valore culturale e bioetico della Convenzione ONU, il CSB ha deciso di produrre un documento che affrontasse il tema della disabilità proprio a partire da tale Carta, elaborando la propria riflessione e argomentazione intorno ai princìpi in essa stabiliti, princìpi che hanno ispirato anche le modalità di lavoro e la struttura stessa del documento».

«Desidero innanzitutto evidenziare -prosegue Borgia – l'impostazione innovativa del documento, il cui approccio bioetico si radica nei diritti umani, superando ogni altra impostazione precedente basata sui modelli assistenziali o medico-riabilitativi e spostando il baricentro dalla disabilità in sé alla persona con disabilità, la cui dignità umana viene riconosciuta in quanto soggetto titolare di diritti umani. Il titolo del documento sintetizza efficacemente questa impostazione. Una seconda caratteristica del documento consiste nello sforzo compiuto dal CSB di esplicitare ed esemplificare i princìpi della Convenzione attraverso l'illustrazione di casi concreti al fine di rendere più fruibile la riflessione al lettore, assolvendo così a uno dei mandati cui il Comitato Sammarinese di Bioetica tiene particolarmente: la promozione di una corretta informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica su tematiche bioetiche, nell'ambito della promozione dei diritti della persona umana».

«Infine – conclude Borgia -, è doveroso sottolineare come nella stessa stesura del documento il CSB ha ottemperato alla prescrizione della Convenzione ONU a tutti gli Stati Parti di operare in stretta consultazione e di coinvolgere attivamente le persone con disabilità attraverso le loro organizzazioni rappresentative (art. 4 – Obblighi generali). Pertanto il gruppo di lavoro è stato coordinato dalla scrivente in sinergia con il dottor Giampiero Griffo, esperto esterno del CSB e membro del Consiglio Mondiale di Disabled People's International»

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7 maggio 2013