Fonte www.west-info.eu - I ricercatori delle Università di Yale e Vanderbilt,hanno dimostrato che i bambini con autismo percepiscono i semplici movimenti in modo due volte più veloce rispetto ai loro coetanei. Lo studio, pubblicato dal The Journal of Neuroscience, aiuterebbe a spiegare perché molti ragazzi con disturbo dello sviluppo, sono maggiormente sensibili a rumori, cambi di luce e vari altri stimoli esterni rispetto ai loro coetanei con sviluppo tipico.

Per arrivare a questa conclusione gli scienziati hanno preso in esame 20 bambini con autismo ed altri 26 con sviluppo tipico, di età compresa fra 8 e 17 anni. Al fine di valutare quanto velocemente ogni ragazzo percepisse i movimenti. Per fare questa verifica ai giovani sono state mostrate una serie di video clip caratterizzati da barre bianche e nere che si spostavano da un lato all'altro dello schermo. Mano a mano che i bambini correttamente determinavano se le sbarre stavano dirigendosi a destra o a sinistra, i video diventavano sempre più brevi rendendo la direzione delle barre più difficile da decifrare. Inoltre, anche il contrasto dei video veniva modificato da più chiaro a più scuro a seconda che si volesse rendere le immagini più o meno facili da decifrare.

Alla fine di questi test è emerso che tutti i bambini hanno fatto meglio nella prova in cui sono state visualizzate le barre più scure, ma quelli con autismo hanno brillato più degli altri, superando i loro coetanei con sviluppo tipico per un rapporto di 2 a 1.

Questa maggiore abilità nel percepire il movimento, dunque, indica che la capacità di risposta del cervello di individui con autismo cresce all'aumentare di intensità esterne. Anche se all'apparenza questo aspetto potrebbe essere considerato vantaggioso, nella maggior parte dei casi se la risposta neurale non si ferma al livello giusto può portare a un carico eccessivo di stimoli ambientali. Circostanza che, dicono i ricercatori, spesso si verifica nei soggetti autistici.

Siamo abituati a pensare all'autismo come a un disordine sociale in quanto i bambini con questa condizione spesso si scontrano con le interazioni sociali. Tuttavia, ciò che molte volte trascuriamo è che quasi tutto quello che sappiamo del mondo esterno viene percepito dai nostri sensi. Anomalie nel modo in cui una persona vede, sente o tocca, sostengono gli studiosi, può avere un effetto profondo sulla comunicazione sociale.

Questo studio, per la prima volta, dimostra che l'elevata percezione dei movimenti può portare l'autistico a un sovraccarico sensoriale che influenza il suo comportamento sociale.

20 maggio 2013