Fonte www.vita.it - Presentato il XVI Rapporto nazionale PIT Salute di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, dal titolo "Meno sanità per tutti. La riforma strisciante". 
Il titolo del Rapporto nasce dalla constatazione che, se fino a ieri il cittadino si rassegnava alla necessità di pagare per sopperire ad un servizio sanitario carente, sospeso o intempestivo, oggi rinuncia a curarsi o ritarda fino al momento in cui non può più farne a meno. L'assistenza socio-sanitaria nel nostro paese vive una costante riduzione degli stanziamenti.

Siamo di fronte a una politica basata essenzialmente sul taglio della spesa pubblica, in particolare di quella finalizzata a sostenere la fascia di popolazione che versa in condizioni di maggiore bisogno. Le politiche economiche, sociali e sanitarie messe in atto in questo periodo stanno di fatto disegnando un vero e proprio smantellamento del nostro sistema di welfare, con particolare riguardo ai servizi di carattere sanitario e sociale. I continui tagli lineari che ridimensionano i servizi e ne abbassano la qualità , l'aumento del peso del ticket e della tassazione, le maggiori attese per ottenere le prestazioni mettono a rischio l'accesso alle cure da parte dei cittadini e generano iniquità, soprattutto per i più anziani e per chi già soffre una condizione socio-economica di difficoltà.

I cittadini ormai hanno imparato sulla loro pelle cosa viene spacciato per spending review, rigore dei conti, tagli lineari, e conoscono l'inadeguatezza dello stato nel saper individuare soluzioni eque e risolutrici. Appaiono schiacciati dal peso di tasse e balzelli vari, e la loro salute è messa seriamente a rischio da un sistema sanitario nazionale diventato inaccessibile, oneroso e distante dalle loro esigenze.

Circa il 12% delle segnalazioni giunte al PiT Salute, nel corso del 2012, riguarda i costi a carico dei cittadini per accedere ad alcune prestazioni sanitarie. La situazione economica ha assunto nel nostro paese una gravità parti- colare a causa della mancata individuazione di misure di rilancio e di spinte all'innovazione e alla crescita.

I cittadini, oggi più di ieri, si trovano alle prese con la precarietà del lavoro, la disoccupazione, l'aumento delle tasse, tutti elementi che impediscono la possibilità di acquistare quei servizi e quelle prestazioni sanitarie che lo stato non è più in grado di erogare. Se ieri il cittadino si rassegnava alla necessità di pagare per sopperire a un servizio ca-rente, sospeso o intempestivo, oggi vi rinuncia.

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17 luglio 2013