Carolina Raspanti è una ragazza di 30 anni , vive a Conselice e circa nove anni fa, ha iniziato a un racconto autobiografico che ha pubblicato nel 2011.

Nella prefazione il noto pedagogista Andrea Canevaro afferma: Carolina è l'autrice di questo libro, che ha un'edizione particolarmente curata. La sua edizione è il risultato di un lavoro di diverse persone con bisogni speciali, che, per questo, sono persone speciali. Anche Carolina è una persona speciale. Chi legge questo suo bel libro, applaude l'autrice. Ma gli applausi, come a teatro, vanno in qualche modo anche a chi ha lavorato e lavora dietro, fra le quinte. E questo non diminuisce il valore di chi prende più direttamente gli applausi, cioè di Carolina. Al contrario. Sono convinto che l'Autrice è più contenta perché sa, e conferma questa conoscenza, che il suo libro ha permesso a diverse persone di crescere.

E anche chi leggerà potrà crescere. Potrà rendersi conto che gli stereotipi con cui le diversità sono state considerate, sono falsi, e che la verità permette di scoprire valori straordinari. Vivi della loro scoperta di vita autentica. Gli stereotipi sono a volte usati per circondare le diversità di attenzioni pietose.

Parliamo di quella forma di assistenzialismo che si nasconde dietro a buoni sentimenti. E che, a volte, spinge verso quell'intreccio difficile da sciogliere che è composto da vittimismo e protagonismo.

Carolina Raspanti non è né vittima né ammalata di protagonismo. E' una protagonista, e lo è con gioia. E' una normalissima ragazza che aveva 21 anni quando ha iniziato a scrivere il suo libro, e che non si sente speciale per il fatto di essere con la sindrome di Down. Lo dice con tanta normale tranquillità che la rende una persona speciale.

E' un paradosso. Come molte verità. Ama la vita, che è un continuo paradosso. Un paradosso è un'affermazione che è in contrasto con le credenze stabilite e ritenute talmente salde da non permettere contraddizioni e contrasti.

Carolina Raspanti, piena di gioia e di vita, con la sindrome di Down, è un paradosso. Una sfida a molte delle nostre certezze. Ma non ci lascia senza certezze. Ne demolisce, dolcemente, alcune, per permetterci di trovarne altre.

Carolina ha deciso di lasciare alla Cooperativa Sociale Lo Stelo di Cervia, che ha curato la stampa della pubblicazione, tutti i ricavi della vendita effettuati tramite un'offerta consigliata, per potere contribuire allo sviluppo di futuri progetti a favore dei ragazzi con disabilità. Carolina è stata sostenuta nel suo lavoro anche dal CRAL del Comune di Cervia

*Si ringrazia per la segnalazione Anffas Onlus Forlì

16 maggio 2014