Fonte comunicato stampa Ledha - Nei giorni scorsi, una persona non ancora identificata ha appeso nel parcheggio di un grosso centro commerciale di Carugate (alle porte di Milano) un cartello con gravi offese e ingiurie rivolte a una persona con disabilità. In base a quanto emerso dalle ricostruzioni giornalistiche, si tratterebbe di un automobilista multato per aver parcheggiato la propria aiuto in uno spazio riservato a persone con disabilità.

 A seguito delle notizie di stampa, LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità ha sporto denuncia-querela contro l’autore di questo gesto presso la Questura di Milano. “Queste parole rappresentano una gravissima offesa per tutte le persone con disabilità. Siamo di fronte a una violenza verbale gratuita e assolutamente immotivata - commenta Marco Faini, vicepresidente di LEDHA. Uno degli obiettivi statutari dell’associazione è proprio quello del rispetto dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari. Per questo motivo abbiamo deciso di ricorrere alle vie legali”.

LEDHA è un’associazione che da oltre trent’anni è impegnata per la tutela, il rispetto e la promozione dei diritti delle persone con disabilità. Oltre alle attività di formazione, sensibilizzazione e informazione dedicate ai temi della disabilità, l’associazione offre da diversi anni un servizio di tutela legale gratuito a favore delle persone con disabilità e dei loro familiari. Un servizio che dal 2015 si è strutturato come Centro Antidiscriminazione intitolato a Franco Bomprezzi che nei primi 18 mesi di attività ha gestito ben 288 pratiche per casi di discriminazione fondata sulla disabilità.

“Auspichiamo che l’autore di questo gesto venga individuato e sanzionato in base ai termini previsti dalla legge”, aggiunge Marco Faini. Inoltre, i rappresentanti di LEDHA sono disponibili a incontrare la persona che ha affisso il cartello nel parcheggio di Carugate. "A prescindere dall’esito dell’iter giudiziario di questa vicenda vorremmo che l'autore di questo gesto trovasse il coraggio di chiedere scusa - conclude Faini -. E vorremmo soprattutto che venisse a trovarci, per conoscere veramente il mondo delle persone con disabilità”.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it

29 agosto 2017