due mani che si toccanoCittadinanzattiva promuove il "Premio Andrea Alesini 2010"

Fonte: Cittadinanzattiva - Cittadinanzattiva si propone di promuovere e incentivare le azioni di miglioramento dei servizi, le esperienze innovative e le politiche centrate sull'orientamento al cittadino. Prerogativa di queste azioni é l'impatto evidente sulla qualità dei servizi, la tutela dei diritti dei cittadini, la promozione della partecipazione civica, la valorizzazione delle risorse umane impiegate.
In particolare si definisce buona pratica "..ogni iniziativa di successo volta a migliorare contestualmente l'efficienza (economicità) e l'efficacia (come modalità per soddisfare, in maniera adeguata, i bisogni e le aspettative dei cittadini) della gestione ed erogazione dei servizi".

Perché una raccolta buone pratiche?
Nel 2010 si celebrano i trenta anni di attività del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. In questa occasione si è ritenuto opportuno valorizzare le esperienze positive diffuse nel nostro Paese che abbiano al centro l'umanizzazione delle cure, prestando attenzione in particolare a soggetti più fragili come: bambini, anziani, persone con sofferenza mentale.
E' per questo che lancia un Bando di raccolta di best practices, a cui aderire attraverso un form on-line, al fine di favorirne la conoscenza e la diffusione e metterle a disposizione quali esperienze a cui ispirarsi per migliorare l'umanizzazione dei servizi sanitari.

L'analisi del contesto
Qualche anno fa uno slogan del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva recitava:
"La sanità italiana sta molto male, ma lasciarla morire non è una soluzione. Aiutaci a trasformare gli ospedali italiani in ospedali".
E' davanti agli occhi di tutti la contraddizione di un servizio sanitario dotato di grandi tecnologie, strumentazioni e professionalità che ogni giorno mette a nudo la sua inadeguatezza di fronte a un cittadino che richiede cure adeguate, ascolto, comprensione, attenzione alla sua dignità, al suo tempo, alle sue esigenze.
La sanità, nonostante i tanti esempi positivi di dedizione, di modernizzazione e di assistenza ai soggetti fragili, si presenta a molti come un mondo spersonalizzato e, a tratti, disumano. Il rapporto annuale del Pit salute, che ogni anno fa una fotografia delle segnalazioni dei cittadini (oltre 20.000 segnalazioni all'anno), registrano tempi di attesa inaccettabili, burocrazia invasiva, mancanza di sicurezza, errori evitabili e inadeguatezza diffusa rispetto agli standard attesi.
Ed è in particolare sui bambini che il problema diventa visibile in tutta la sua gravità: di fronte ad una malattia, i familiari, già provati da una evidente sofferenza, spesso vengono lasciati soli, senza tutela, né attenzioni.

Storia della promozione delle buone pratiche
L'impegno di Cittadinanzattiva, attraverso il suo Tribunale per i diritti del malato, nel promuovere e incentivare le azioni di miglioramento nei servizi sanitari, le esperienze innovative e le politiche centrate sull'orientamento al cittadino ha radici molto lontane, a partire da quando nel 1988, durante il viaggio del Pulmino dei diritti, si premiarono operatori sanitari che si erano distinti per aver favorito la tutela dei diritti dei cittadini.
Nel 1997 è stata promossa da Cittadinanzattiva la prima edizione del Premio Andrea Alesini per le buone pratiche in sanità e in quella occasione vennero premiati 4 su 140 progetti presentati: un reparto ospedaliero, una nuova struttura sull'handicap, un programma di assistenza domiciliare e una casa alloggio per bambini cardiopatici. A quella edizione ne sono seguite altre otto e da quella esperienza è nata l'idea di raccogliere in una banca dati tutti i progetti che fossero innovativi, misurabili, sostenibili, riproducibili e dotati di un reale valore aggiunto per i diritti degli utenti. Ed è anche nata una rete di operatori sanitari per le buone pratiche in sanità, che ha dato vita, fino al 2004, a corsi regionali, seminari di approfondimento, pubblicazioni.
Questa esperienza, che ha dato concretezza allo spirito costruttivo che ha animato in questi anni le attività del Tribunale per i diritti del malato, ha rafforzato diverse partnership con gli attori del sistema, dal mondo degli operatori sanitari a quello dei dirigenti, dalle associazioni professionali alle società scientifiche, passando per le organizzazioni di malati cronici e di tutela dei diritti. In particolare, nell'ambito delle buone pratiche in pediatria, si è consolidata la partnership tra Cittadinanzattiva e il network "Gli ospedali di Andrea", istituito dall'A.Ge (Associazione italiana genitori) in collaborazione con Irsef (istituto ricerche studi educazione famiglia) e Eiss (Ente italiano servizi sociali) e nato per l'umanizzazione delle strutture sanitarie per l'infanzia. Ogni anno il Progetto Andrea assegna il Premio Daniela Sardella – per la promozione della salute e per il miglioramento della qualità dell'assistenza sanitaria in area pediatrica – in collaborazione con Cittadinanzattiva.
Per eventuali maggiori informazioni
scrivi a premioumanizzazione@cittadinanzattiva.it
Ringraziamo la Fondazione Amgen, per aver contribuito alla raccolta e diffusione delle Buone pratiche nell'umanizzazione delle cure, e Farmindustria per aver sostenuto la realizzazione del Premio Alesini 2010.

28 luglio 2010
Fonte: Cittadinanzattiva