immagine di uomo sul palmo di una manoDopo avere denunciato nei giorni scorsi il problema, ora la LEDHA di Milano (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) rincara la dose,inviando una lettera al Consiglio Comunale di Milano.
Tratto dal sito di Superando

In tal senso, quindi, l'organizzazione lombarda ha inviato una lettera al Consiglio Comunale di Milano, chiedendo che si proceda in modo del tutto diverso rispetto a quanto stabilito dalla Legge Finanziaria per il 2010. Nel silenzio della politica e dei media, i cittadini di Milano e di tutta Italia stanno per essere privati di uno dei pochi strumenti a disposizione per vedere tutelati i propri diritti: l'Ufficio del Difensore Civico metropolitano. L'articolo 2, comma 186, della Legge Finanziaria per il 2010 [Legge 191/09, N.d.R.] prevede infatti che al fine di contribuire alla riduzione dei costi della spesa pubblica locale, i Comuni «devono provvedere», tra l'altro, ad adottare misure per la soppressione dei Difensori Civici. Il Parlamento, dunque, ha ritenuto il Difensore Civico dei Comuni un "costo inutile". In tal senso a Milano il Comune sta già provvedendo a smantellare l'ufficio del Difensore Civico, dottor Alessandro Barbetta, e dei suoi collaboratori. Per questo la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) - in rappresentanza anche della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - ha inviato una lettera al Consiglio Comunale di Milano, esprimendo un giudizio fortemente negativo sul provvedimento e chiedendo un'audizione per poter avanzare alcune proposte su cui verificare la possibilità di trovare una soluzione alla grave situazione creatasi.
Come sottolinea Fulvio Santagostini, presidente della LEDHA, «la spesa per gli Uffici di Difesa Civica delle città di rango metropolitano, come Milano, Roma, Napoli, Genova, Torino, Palermo, Firenze, Venezia, Bologna, Sassari e Trieste, è veramente modesta: circa 3.750.000 euro all'anno, un totale che comprende l'indennità di funzione del difensore civico e le spese per il personale dei rispettivi uffici. La spesa media per ciascun cittadino delle metropoli italiane sopraccitate è quindi di 0,44 euro per anno. In realtà il personale degli Uffici di Difesa Civica è per la gran parte personale di ruolo e quindi il taglio della funzione non produce automaticamente una riduzione della spesa».

«La disposizione della Finanziaria - continua Santagostini - lede fortemente l'autonomia degli Enti Locali ed è in controtendenza con quanto avviene nel resto d'Europa, dove molte grandi città si vanno dotando del Difensore Civico Municipale, consapevoli che nelle grandi aree urbane i rapporti tra i cittadini e le istituzioni sono più complessi e possono giovarsi ampiamente dell'attività di mediazione delle controversie svolta da tale istituto. L'esempio del capoluogo lombardo è evidente: il flusso della domanda dei cittadini al Difensore Divico per la città di Milano, entrato in attività dal maggio 2006, è in continuo aumento, avendo fatto registrare nei primi tre anni di attività un incremento pari all'81%, accompagnato da azioni di particolare rilevanza per quanto riguarda la tutela delle persone con disabilità e la tutela dei diritti dei consumatori».

Nella sua lettera al Presidente del Consiglio Comunale, la LEDHA ha proposto:
- di continuare a garantire il servizio di tutela offerto dal Difensore Civico per la città di Milano, secondo quanto previsto dallo Statuto Comunale;
- di sostenere e promuovere l'istituto del Difensore Civico Comunale in tutte le sedi istituzionali legislative e di governo, opponendosi alla soppressione di detta figura soprattutto nelle grandi aree urbane, dove i rapporti tra cittadini e istituzioni sono più complessi;
- di assicurare che il Comune di Milano esprima il suo impegno anche nelle sedi associative delle autonomie locali per arrivare a un moderno ed efficace ordinamento della difesa civica esteso su tutto il territorio e garantito a tutti i cittadini nei confronti di ogni Amministrazione;
- di garantire, in attesa dell'eventuale ridefinizione statutaria dell'istituto, ogni attenzione organizzativa e di comunicazione per assicurare la continuità dei servizi forniti ai cittadini dal Difensore Civico per la città di Milano, riaffermando la necessità che tutti gli uffici continuino, anche in questa fase, a prestare la massima collaborazione, per favorire l'esame sollecito delle istanze presentate.

Da segnalare infine che sempre la LEDHA - come già preannunciato [se ne legga in questo sito cliccando qui, N.d.R.] - ha lanciato anche una petizione a favore del Difensore Civico sulla propria pagina di Facebook. (Silvia Ferrario)

15 gennaio 2010

Per maggiori informazioni
Leggi il testo integrale della lettera inviata dalla LEDHA al Consiglio Comunale di Milano
Ufficio Stampa LEDHA, tel. 02 6570425, ufficiostampa@ledha.it.