fratelliLa Carta dei Diritti per i fratelli e le sorelle di persone con disabilità tra Sicilia e Malta

E' stata consegnata - a margine dei lavori della XXXIV Assemblea Distrettuale del Distretto 2110 Sicilia e Malta - dal Presidente Incoming del R.C. Randazzo Valle dell'Alcantara Gianfranco Todaro, dal Prefetto Adonella Faraone e da Antonio Prestipino, componente del Comitato Tecnico Scientifico Anffas Sicilia e della Commissione Tutela delle Persone Diversamente Abili, al Rotary Club Malta, la versione in inglese della Carta dei Diritti dei Fratelli/Sorelle delle Persone con Disabilità.

Il documento nasce dal lavoro condiviso con ANFFAS Sicilia e contribuisce a focalizzare l'attenzione su una tematica a cui finora non è stata destinata adeguata attenzione.

In particolare, la Carta evidenzia come la presenza di una persona con disabilità abbia delle conseguenze forti su tutta la famiglia di appartenenza, anche e soprattutto sui fratelli.

Essere fratelli di una persona con disabilità, infatti, può comportare delle difficoltà ben precise: solitudine, bisogno di riconoscimento e rassicurazione, senso di inadeguatezza, forte senso di responsabilità, timore del "dopo di noi". Per cercare di supportare in tal senso la famiglia, è stata quindi redatta la "Carta dei Diritti" in questione – a cura del Dott. Antonino Prestipino – strutturata in sette "possibilità" da fornire i fratelli e le sorelle di persone con disabilità di seguito elencate:

possibilità di…

- essere informati sulla condizione di salute del proprio congiunto, non appena ne ricorrano le condizioni, in base alle capacità di comprensione legate all'età cronologica

- potere elaborare i propri vissuti in contesti di Gruppi di Mutuo Aiuto non solo con pari età ma anche, laddove ne ricorrano le possibilità, con altre linee generazionali della propria famiglia (vedi nonni e contesto familiare allargato)

- essere positivamente riconosciuti , negli ambiti di riferimento (esempio la scuola), come persona portatrice di una esperienza speciale

- potere pienamente vivere le fasi di crescita, nella propria età evolutiva, senza essere eccessivamente caricati di oneri non pertinenti

- potere esplicitare modalità di aiuto, in età adulta nei confronti del congiunto con disabilità, con un supporto normativo-legislativo non restrittivo

- organizzare il "Dopo di Noi" con modalità che permettano il mantenimento di significativi legami , con il congiunto con disabilità, sia per sé che per la propria linea di discendenza

- potere essere messo nelle migliori condizioni per poter cogliere i profondi significati della presenza di un familiare con disabilità nella propria famiglia

7 luglio 2011