Fonte Anffas Pavia - Si è chiuso nel 2016 un percorso di formazione sui temi della sessualità durato 3 anni - al quale ha preso parte anche Anffas Pavia dalla cui esperienza è tratto il contenuto di questa news - dedicato alle persone con disabilità e agli operatori.

Promosso dagli educatori e dagli operatori del Centro Diurno Disabili Arcobaleno di Cava Manara (Pavia), in particolare dal dott. Simone Tazzi che ha raccolto le richieste di informazioni dei ragazzi frequentanti il Centro, la formazione si è focalizzata su sessualità, affettività e crescita personale, con un approccio rispettoso e diversificato per ognuno dei partecipanti, rendendo il Centro un luogo protetto dove discutere di temi importanti e spesso non affrontati in famiglia.

Nello specifico, Il percorso degli operatori è iniziato esplorando la loro personale concezione di sessualità e affettività, per continuare con la creazione di alleanze con i genitori e svilupparsi in due strade: “Questione di feeling”, che ha indagato il senso che ogni ragazzo/a dava alla sessualità dal punto di vista fisiologico e anatomico, religioso, culturale e di genere, “Esplorando il corpo umano” che ha messo in luce le emozioni legate alle sensazioni date dai sensi, e che, attraverso la tecnica dello Stop Motion, si è trasformato in “Storie di tutti i giorni” dove i ragazzi hanno portato le loro esperienze e i loro sogni.

Si legge nella descrizione del progetto a cura di Tatiana Odelli: “I passaggi più ostici sono stati la difficoltà a dare un nome alle emozioni e alle sensazioni e guidare le persone a gestirle in privato. È emersa la difficoltà, per la persona con disabilità, di avere spazi adeguatamente intimi ma protetti dove sperimentare queste emozioni e pulsioni superando la paura e il rifiuto, per gli educatori il Centro Diurno Disabili potrebbe essere visto come il luogo dove vivere e sperimentare queste emozioni. Attraverso un approccio non didattico, l’utenza è stata accompagnata alla scoperta del proprio corpo e delle differenti modalità di espressione della sessualità in tutti i suoi aspetti. Le modalità utilizzate sono state diversificate e hanno previsto giochi, filmati, simulazioni, discussioni di gruppo ed all’occorrenza individuali”. Il testo completo della dott.ssa Odelli è disponibile cliccando qui.

Dal percorso è nato un tavolo di confronto con altri servizi per le persone con disabilità della Provincia di Pavia, iniziativa che ha avviato una discussione, molto apprezzata, con operatori di altre strutture del territorio. Al confronto ha contribuito la Dott.ssa Marina Balestra (che ha condotto tutta la formazione precedentemente descritta) e a chiusura del ciclo la Presidente di Anffas Pavia, Sig.ra Cattanei Mauretta, ha presentato sia il punto di vista istituzionale che quello di genitore.

Questa idea è nata dall'esigenza, da parte degli operatori del Centro Diurno Disabili Arcobaleno, di conoscere quanto viene attivato in altre realtà educative, sia nei termini di progetti ed esperienze rivolti all'utenza, sia in relazione alle modalità di coinvolgimento e confronto con le famiglie, con l'obiettivo di rendere questo argomento, spesso ancora di difficile approccio, una tematica il più possibile “ordinaria” all'interno della programmazione educativa.

Inoltre, grazie ad Anffas Pavia ed allo Sportello Antidiscriminazione del Comune di Pavia, l'esperienza laboratoriale del CDD Arcobaleno è stata portata al convegno “Sessualità femminile e disabilità”, all’interno del “Festival del dialogo tra Uomo e Donna”, occasione che ha dato modo di creare nuove connessioni con il territorio ed altre realtà che trattano la disabilità, come il contatto con la giornalista Valeria Alpi della rivista Accaparlante e la proposta alle scuole superiori ad indirizzo sociale, presenti nel comune di Pavia, per trattare il tema con gli studenti e implementare la sensibilizzazione riguardo alla sessualità nella disabilità.

La speranza degli educatori del CDD Arcobaleno è che il loro lavoro, dentro ed attorno la sessualità nella disabilità, possa essere uno stimolo per continuare a parlarne e altri trovino la forza ed il coraggio di affrontare tale argomento.

20 ottobre 2017