“MORS TUA VITA MEA” è questa la legge in vigore al Distretto RM5.4 di Olevano Romano.

Ieri , 26 ottobre 2017, infatti è stata decretata la chiusura dei centri diurni per le persone con disabilità di Subiaco e Olevano Romano. Approvando il Piano di Zona 2017, la Conferenza dei Sindaci del Distretto ha impegnato somme, per i centri diurni, sufficienti fino a giugno 2018. A partire da luglio 2018, 30 ragazzi con disabilità resteranno a casa e 15 operatori dei centri dovranno essere licenziati.

In barba alle leggi regionali, è stato presentato un piano che praticamente declassa il servizio dei centri diurni per le persone con disabilità a servizio di serie “B”. Nel piano, infatti, la riduzione dell'impegno di spesa è avvenuto solo per i centri diurni.

Ci chiediamo chi abbia definito il Piano di Zona e con quale criterio siano state assegnate le somme per i servizi.

Temiamo che Anffas Subiaco, avendo in passato sollevato osservazioni e dubbi sul funzionamento dell'Ufficio di Piano e sulle capacità dei responsabili, ora paghi azioni di ritorsione perchè soggetto scomodo. Le Famiglie Anffas preannunciano un periodo di mobilitazione; non possono accettare che si faccia un salto indietro di trent'anni quando i propri figli, ragazzi con disabilità grave, erano relegati in casa senza nessuna occasione di socializzazione.

Ora i centri diurni sono luogo in cui si realizza l'inclusione sociale e luogo in cui viene sviluppata la loro autostima e potenziate le loro capacità in linea con il loro programma individualizzato per il completamento del loro progetto di vita. Dal 2014 c'è stata una continua riduzione delle somme impegnate per i centri, partendo da € 296.065,00 alle attuali 177.319,97. Somme insostenibili che Anffas Subiaco onlus integra con risorse proprie per fornire un servizio degno di questo nome non rassegnandosi ai modelli, al ribasso, di centri diurni delle cooperative in cui i ragazzi bivaccano tra un divano e l'altro.

Ma evidentemente al Distretto tutto ciò non interessa.

Anche gli stessi Sindaci hanno, in poco più di due ore di discussione, senza una ponderata valutazione delle necessità del territorio, liquidato un Piano di Zona proponendo, timidamente, di scrivere una “letterina” a Zingaretti.

Il problema è ben più ampio, da anni Anffas Subiaco, sta lamentando una inesistente partecipazione delle amministrazioni comunali al governo del Distretto, che è lasciato esclusivamente ai responsabili del Piano che continuano ad essere sordi e ciechi a qualsiasi richiesta.

Chiediamo a tutta la società civile di sostenere questa battaglia al fianco dei più deboli che non hanno voce per sostenere i propri diritti.

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27 ottobre 2017