Progetto “Anffas In-Forma”

Percorso informativo, formativo, di qualificazione sociale e professionale

Tra gli impegni prioritari e gli ambiziosi obiettivi di Anffas Onlus vi è la FORMAZIONE, che diviene, nello stesso tempo, strumento prezioso ed essenziale per l’avanzamento della nostra Associazione, del suo pensiero e per la realizzazione degli scopi sociali. Il Progetto Anffas In-Forma, quindi, nella mente di chi lo ha ideato e di chi sta lavorando per la sua attuazione è la principale risposta a tale esigenza. Ed il suo finanziamento da parte del Ministero del Welfare è un’occasione ulteriore per concretizzare un imponente Sistema Formativo Anffas ed attuare la Carta dei Servizi.
Intesa quest’ultima come “espressione di una cultura che si manifesta nella modalità di azione dell’associazione, ai suoi vari livelli, nella promozione dei diritti, nella valorizzazione delle risorse umane, etc”.

Occorre avviare appunto un percorso di informazione, formazione e di qualificazione sociale e professionale che coinvolga i vari livelli associativi presenti sul territorio nazionale.
Individuare nella formazione e nella informazione le modalità prioritarie attraverso cui formare, verificare e veicolare la linea associativa, assumendo come interlocutori primari gli organismi regionali.

Gli obiettivi del progetto "Anffas In-Forma"

Come esplicitato nel progetto stesso, gli obiettivi sono:

  • Fornire strumenti di lettura dell’evoluzione del sistema di welfare ad una struttura associativa composta in gran parte da genitori e familiari di persone con disabilità e che si pone sia come soggetto qualificato nelle politiche attive in favore delle persone con disabilità sia come soggetto di promozione e gestione di servizi;
  • Irrobustire e qualificare la rete delle Associazioni Anffas, individuando nel tema della presa in carico l’elemento qualificante e preminente, facendo veicolare nella rete le prestazioni, le esperienze positive (buone prassi) e quelle negative (cattive prassi), al fine di rendere l’azione associativa utile e positiva anche nei confronti delle istituzioni preposte a tali compiti (ASL, Comuni, etc);
  • Contribuire a creare una rete operativa tra i servizi alla persona (ambulatoriali, domiciliari, semiresidenziali e residenziali) promossi e/o gestiti da Anffas, puntando ad evidenziare le azioni di sistema e di processo adottate dagli enti gestori per promuovere il miglioramento della qualità, attenzionando, in via prioritaria, le esperienze concrete e teoriche attraverso le quali promuovere, in forma sostanziale e non formale, il coinvolgimento della persona con disabilità e della sua famiglia;
  • Ottimizzare le risorse professionali e sociali, derivanti dalla presenza attiva delle famiglie e del volontariato, in un percorso formativo ed informativo che si ponga anche l’obiettivo di sostenere e supportare le realtà associative più deboli.

Occorre quindi:

  • formare, informare e qualificare uniformemente i livelli tecnici ed associativi appartenenti alla rete Anffas;
  • promuovere il dibattito sulla “presa in carico”, definendo e condividendo un modello;
  • creare le condizioni per l’avvio e la gestione di una rete tematica dedicata ai temi della “presa in carico” e dell’evoluzione dei sistemi sanitari, socio-sanitari, assistenziali e socio-assistenziali regionali.

Il coinvolgimento dimostrato e l’interesse dichiarato dalle Associazioni e dagli enti a marchio ha superato le aspettative.

La circolare, inviata in concomitanza del periodo di chiusura estiva, chiedeva l’inoltro delle candidature per il primo modulo formativo di livello nazionale. Le candidature proposte per il solo modulo nazionale, hanno superato le 150 adesioni.

Sinteticamente, rimangono confermati alcuni elementi essenziali dell’impianto:

  • distinzione dei livelli formativi nazionale, regionale oltre a corsi di specializzazione con accreditamento ECM;
  • fornire alta formazione a circa 400 soggetti, che diventino “le nuove leve” da utilizzare a livello nazionale, regionale e locale nelle diverse articolazioni associative (cariche negli organi statutari, componenti di comitati tecnici e scientifici, esperti in gestione di servizi, tecnici e specialisti nelle diverse discipline, formatori etc.);
  • profili dei candidati (leader associativi e tecnici fiduciari);
  • 2 partecipanti per struttura oltre ad integrazioni con soggetti in possesso di specifiche competenze e dei titoli necessari (ECM);
  • moduli composti da un massimo di 50 corsisti;
  • scelta delle aree tematiche di particolare specializzazione;
  • sede principale, a Rivarolo Canavese, per i corsi di livello nazionale;
  • per i corsi regionali verrà riprodotto il “ modello tipo nazionale” adattato alle esigenze delle realtà regionali/territoriali;
  • i corsi regionali saranno distribuiti per singola regione o per regioni accorpate a seconda delle adesioni, delle disponibilità e dimensioni delle realtà regionali interessate;
  • ruolo strategico di coordinamento dei livelli regionali nella fase 3 e 4 del progetto.

I coordinatori delle aree tematiche ed alcuni dei docenti introdurranno i temi generali dei singoli corsi e moduli e conosceranno i potenziali partecipanti.
Ciò permetterà al gruppo tecnico di impostare definitivamente il programma calibrandone i contenuti, ma soprattutto consentirà ai corsisti di scegliere di aderire al percorso formativo sulla base di una conoscenza consapevole dell’impegno che vanno ad assumersi.

Per saperne di più

Articolo "Anffas In-forma: progetto formativo, informativo, di qualificazione sociale e professionale" (La Rosa Blu n. 3 - Novembre 2005)

Relazione Progetto Anffas In-Forma
Dott.ssa Emanuela Bertini - Coordinatrice Progetto (Assemblea Nazionale Roma, 10/11 Dicembre 2005)