scrittura di un testamentoSi discute il biotestamento alla Camera, ma gli italiani non sono d'accordo con il disegno di Legge

Tratto da: www.dire.it - Al centro del confronto idratazione e alimentazione e le Dichiarazioni anticipate di trattamento. Per l'Eurispes il 72% degli italiani vuole la volontà espressa dal paziente vincolante.

ROMA - Al via la discussione sul biotestamento in aula alla Camera, che si è aperta con l'intervento del relatore del disegno di legge, Domenico Di Virgilio (Pdl). Il voto finale ci sarà solo ad aprile. La presentazione degli emendamenti dovrà avvenire entro fine marzo. Due i nodi al centro del confronto: sarà sempre impossibile interrompere idratazione e alimentazione del paziente in stato vegetativo, salvo che non diventino "inefficaci" o dannose per la persona; il medico non sarà vincolato a seguire le Dat, Dichiarazioni anticipate di trattamento, espresse dal paziente stesso, ma agirà in "scienza e coscienza".

"TESTO EQUILIBRATO" -"Credo fortemente che questo testo rappresenti un giusto equilibrio tra autodeterminazione, diritti dell'individuo e ruolo del medico. Nessuna legge che entri nell'intimita' dell'ultimo respiro puo' essere incondizionatamente amata, da tutti. Certo non e' facile legiferare su una materia tanto complessa come il confine tra la vita e la morte. Ma la realta' chiede di essere governata". Così Di Virglio, relatore del provvedimento sul biotestamento alla Camera, interviene in aula aprendo la discussione sul disegno di legge. "Il diritto alla vita è sempre stato garantito in tutte le società- sottolinea- perchè rappresenta un principio laico comune ai credenti e non credenti e comune a tutte le culture e civiltà. Rispettiamolo tutti".

MA I CITTADINI NON SONO D'ACCORDO - Secondo il 72,8% degli italiani il medico non dovrebbe ignorare la volontà espressa nel biotestamento dal proprio paziente. Insomma, il paese la pensa diversamente dal proprio Parlamento, dove sta per essere varata una legge che prevede esattamente il contrario. Il dato è contenuto nell'ultimo Rapporto Eurispes, presentato a gennaio. I favorevoli ad una legge sul biotestamento sono il 77,2%, in calo del 4,2% rispetto al 2010. Mentre sono aumentati al 14,2%, il 3,3% in piu' nel giro di un anno, coloro che si schierano contro l'istituzione del testamento biologico per via normativa. I due terzi del campione intervistato (66,2%), poi, dice si' alla pratica, facendo pero' registrare un -1,2% rispetto al 2010, in cui era il 67,4% a schierarsi a favore. Sono più pro gli uomini rispetto alle donne. L'appartenenza politica fa registrare un picco dell'82% di favorevoli alla pratica della "buona morte" a sinistra e soltanto l'11,7% dei contrari. A destra il 66% e' a favore e il 27,7% contro l'eutanasia.

APPELLO PUBBLICO DEL PD: "LEGGE LIBERTICIDA" - Il Pd lancia un appello trasversale e aperto alla società civile per fermare il voto sul biotestamento. Intellettuali, registi, uomini di cultura, oltre alla stragrande maggioranza dei deputati democratici, firmano un manifesto pubblico con cui il partito di Pier Luigi Bersani chiede di fermare l'iter del ddl Calabrò, una "legge liberticida", rispetto alla quale e' meglio non avere leggi. L'obiettivo dei promotori, a quanto si apprende, e' di presentare l'appello per mercoledi', quando si dovrà decidere sul rinvio del testo in commissione.

BINETTI (UDC): "TESTO REALISTA, DICE NO ALL'EUTANASIA" - Il ddl sul biotestamento al vaglio della Camera è una legge "realista che dice no all'eutanasia in tutte le sue forme". Lo afferma, in aula, la deputata Udc Paola Binetti, che aggiunge: "Vogliamo arrivare ad una formulazione in cui il valore della vita si integri con l'autonomia del paziente e del medico".

14 marzo 2011