Fonte comunicato congiunto Anffas Lombardia, Aci Welfare Lombardia, Uneba Lombardia - Si è svolto nei giorni scorsi (23 ottobre u.s.) presso la sede dell’Assessorato regionale “Politiche sociali, Casa e Disabilità” l’incontro da tempo atteso per esporre i complessi e urgenti problemi che affliggono l’intero settore delle politiche e degli interventi rivolti alle persone con disabilità. Queste, in sintesi, le questioni poste all’attenzione di Regione Lombardia:

1) Istituire un luogo di confronto permanente che affronti l’insieme delle politiche e degli interventi da attuare in favore delle persone con disabilità e dei loro familiari, a partire dalla revisione della filiera dei servizi, per adeguare il sistema dell’offerta alle mete di inclusione sociale delle persone con disabiiltà

2) Adeguare le tariffe delle unità d’offerta sociosanitarie ferme al 2010, recuperando sia i valori inflattivi dal 2010 ad oggi che i costi derivanti dai rinnovi contrattuali, oltre agli ulteriori costi sostenuti per gli adeguamenti normativi (p.e. Legge sulla responsabilità degli enti, norme per la tutela dei dati sensibili/privacy, ecc.)

3) Finanziare tutti i posti (di centri diurni e di servizi residenziali) in regola con le norme in materia di accreditamento al fine di ridurre i costi a carico dei Comuni e delle famiglie

4) Intervenire con urgenza per risolvere le criticità delle Comunità Alloggio Socio Sanitarie per persone con disabilità, affrontando sia gli aspetti legati al loro funzionamento (somministrazione farmaci, vigilanza nelle ore notturne) sia gli aspetti del finanziamento e della remunerazione tariffaria prevedendo almeno il raddoppio dell’importo medio del voucher di lunga assistenza (oggi pari a € 18,00)

5) Uniformare lo svolgimento dell’attività di vigilanza chiarendo le diverse interpretazioni assunte dalle commissioni territoriali

6) Risolvere le criticità delle attività di riabilitazione ex art. 26 L.833/1978 rivolte ai minori con disabilità e, al contempo, procedere con la stabilizzazione delle sperimentazioni avviate negli anni scorsi (2012), così come già previsto da Regione nel D.C.R. 18 dicembre 2018 n. XI/ 285, ma purtroppo non ancora attuato. Quanto previsto dal D.C.R di Regione risulta urgente e necessario a poter affrontare le fragilità della disabilità complessa e dell’autismo in particolare

7) Chiarire gli aspetti legati all’impiego nei servizi sociosanitari degli educatori con titolo sanitario e degli educatori con titolo socio-pedagogico Regione Lombardia (Assessorato al Welfare e Assessorato alle Politiche sociali, Casa e Disabilità) ha positivamente accolto la richiesta di riprendere il confronto su questi temi e ha riconvocato le organizzazioni firmatarie per il giorno 13 novembre 2019

Le scriventi Organizzazioni, auspicando che quanto richiesto entri a far parte della programmazione regionale già a partire dall’anno 2020, esprimono soddisfazione per la disponibilità al confronto, i cui esiti saranno tempestivamente trasmessi alle proprie reti associative e gestionali, alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ai Comuni lombardi e all’opinione pubblica. Esprimono altresì una forte preoccupazione, in caso di una non tempestiva risposta alle criticità riscontrate, sulla tenuta dei servizi, sul rischio di chiusura di alcune tipologie di unità di offerta (Comunità e riabilitazione minori in primis), sull’aumento significativo delle rette a fronte dei rinnovi contrattuali.

Milano, 31 ottobre 2019

per ANFFAS LOMBARDIA
Il Presidente - Emilio Rota
per ACI WELFARE LOMBARDIA
La Presidente - Valeria Negrini
per UNEBA LOMBARDIA
Il Presidente – Luca Degani