Fonte www.disablog.it - «Una squadra dedicata per le persone con disabilità, disponibile per il pronto intervento 24 ore su 24. E una task force tra istituzioni per mettere gli ascensori nei palazzi». Sono i primi due impegni presi dall'amministrazione comunale dopo l'appello al sindaco di Rebecca Zoe De Luca, la bimba con disabilità di cinque anni, che martedì, durante l'incontro pubblico di Pisapia al Corriere, ha chiesto di eliminare le barriere architettoniche in città.

«Dobbiamo fare un salto di qualità nel ripensare Milano come luogo vivibile per le persone con disabilità – ha detto l'assessore a Politiche sociali e servizi per la salute, Pierfrancesco Majorino – Proporrò all'amministrazione comunale di adottare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità».

L'assessore ha annunciato anche che da oggi Franco Bomprezzi, «giornalista in carrozzella», e portavoce di Ledha, sarà suo consulente sui temi della disabilità.

RIMOZIONE FORZATA – Da parte sua l'assessore alla Polizia Locale e alla Coesione sociale Marco Granelli ha assicurato che darà «priorità assoluta agli interventi di rimozione forzata per auto in sosta sugli spazi riservati alle persone con disabilità» .

L'assessore ha già dato disposizioni a riguardo al Comandante della Polizia locale. L'urgenza è dettata dalle continue segnalazioni degli automobilisti con disabilità che si ritrovano il posto auto a loro riservato occupato, tra cui il caso della mamma di Rebecca.

«Oggi stesso – ha fatto sapere l'assessore – ho telefonato alla mamma di Rebecca per segnalarle azioni e progetti che intendiamo realizzare. Le ho anche chiesto di fissare un incontro per verificare quanto accaduto».

Il piano, che verrà realizzato anche in collaborazione con l'assessore Majorino, prevede la priorità assoluta agli interventi di rimozione forzata in caso di occupazione abusiva dello spazio auto riservato, una campagna di sensibilizzazione per il rispetto delle aree di sosta, da realizzare insieme alle associazioni di disabili e a chi lavora in questo ambito, e l'analisi e successiva sperimentazione di un sistema, già brevettato da alcune aziende, che permetta l'installazione di un sensore presso il posto auto in grado di riconoscere quando a parcheggiare non è un veicolo autorizzato.

«Con queste azioni – ha spiegato l'assessore – si vuole seaiutare la nostra città ad essere più attenta a tutti, iniziando dalle persone che hanno più difficoltà: è una questione di dignità. Noi stiamo facendo la nostra parte come istituzioni, chiediamo la collaborazione dei cittadini per dare un segnale di civiltà».

Nelle prossime settimane verranno resi noti gli interventi realizzati e l'andamento delle azioni programmate.

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4 luglio 2011