Fonte Inclusion International - Karin non è stata in grado di agire in modo indipendente. Essere sotto tutela le ha portato via tutti i suoi diritti. Non poteva firmare da sola il suo primo contratto di lavoro, riscuotere il proprio stipendio e non le era nemmeno permesso di votare. Ha detto: "Mi sentivo di indossare una camicia di forza" .

Nel momento in cui Karin si è unita alla Sociedad Peruana de Sindrome Down (SPSD), aderente ad Inclusion International, lei e sua madre si sono rese conto che essere una giovane donna con Sindrome di Down non significava rinunciare alla sua indipendenza e che aveva il diritto di prendere le proprie decisioni in maniera autonoma e quando in Perù finalmente una nuova legge ha restituito la capacità giuridica a tutte le persone con disabilità, sostituendo la tutela dei processi decisionali supportati, Karin Liza è diventata la prima giovane donna con disabilità intellettiva a chiedere la restituzione dei suoi diritti: con il supporto di SPSD e di un team legale, ha chiesto infatti al tribunale di rivedere il suo caso ai sensi della nuova legge perché voleva essere considerata uguale agli altri cittadini. 

Nell'ottobre 2019 è stata riconosciuta come persona autonoma e ora può prendere le proprie decisioni e votare!

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre 2019, Karin Liza è stata invitata negli uffici della Open Society Foundation a New York per condividere la sua esperienza e ha parlato del suo ruolo nel cambiamento di legge in Perù, una legge che controllava in maniera esagerata le persone con disabilità intellettive, mentre ora il paese è più favorevole all'indipendenza e supporta maggiormente le persone con disabilità a prendere le proprie decisioni.