L’Unità di Crisi di Anffas Nazionale, per dare concreta applicazione a quanto indicato all’art.48 del D.L. 18/2020, e, per quanto riguarda i servizi scolastici anche all’art. 9 DL 14/2020, ha realizzato due prototipi di istanza per la conversione dei servizi attualmente sospesi.

 

A seguito della sospensione dei servizi educativi e scolastici, di cui all'art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e delle attività sociosanitarie e socioassistenziali nei centri diurni anche per le persone con disabilità, è stata, al contempo prevista la possibilità di attivare misure alternative che possano sopperire alla mancanza dei  servizi svolti nelle ordinarie forme. Ciò soprattutto in considerazione del possibile rischio che i progressi raggiunti con enormi sforzi dalle famiglie, dagli operatori, dalle istituzioni scolastiche e di tutte le altre figure e istituzioni coinvolte nei vari ambiti si possano di colpo arrestare a causa della brusca interruzione della frequenza scolastica o dei centri e della limitazione delle relazioni sociali.

 

È anche tenuta in assoluta considerazione la necessità, in taluni casi, di offrire una forma di sollievo alle famiglie, visto il difficile momento di crisi e l'enorme carico emotivo che ne consegue

 

I moduli realizzati quindi consentiranno, rispettivamente di formulare la richiesta di attivazione dei servizi alternativi in ambito dei servizi sociosanitari o socioassistenziali e scolastico.

 

1) Il primo modulo (il modulo in formato word è scaricabile qui) serve per richiedere la conversione dei servizi fruiti dalla persona con disabilità presso il centro con attività sospese nelle prestazioni alternative previste dall'art.48 D.L. n. 18 del 17.3.2020. 
Deve essere indirizzato all'amministrazione competente che garantisce il servizio, che, a seconda dei casi, può essere il Comune o l'Azienda Sanitaria. Nel modulo è previsto che l'istanza sia compilata direttamente dall'interessato, oppure, in caso di misure di protezione giuridica, anche da tutore, amministratore di sostegno o altro.
Riguardo la tipologia di servizio da richiedere, la famiglia può indicare una preferenza rispetto alle tre possibilità previste dal D.L. 18/20 e in particolare se intende fruire di prestazioni in forme individuali domiciliari, a distanza, o negli stessi luoghi ove si svolgono normalmente i servizi senza ricreare aggregazione. Nel caso in cui il modulo sia compilato direttamente dal beneficiario, si suggerisce di accompagnare la richiesta anche con la firma del genitore in fondo al modulo per presa visione e accettazione.

 

2) il secondo modulo (il modulo in formato word è scaricabile quiha la finalità, invece, di richiedere la garanzia, durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici in presenza, della piena fruizione diritto alla didattica a distanza nei confronti dei bambini/alunni/studenti con disabilità, e di sollecitare, di contempo, la contestuale attivazione dei servizi scolastici (assistenza all'autonomia e comunicazione) ex artt. 9 D.L. 14/20 e 48 D.L.18/20 per scuole dell'infanzia, primarie, secondarie di 1° e 2°.

Le norme, infatti, prevedono quest'ultima soluzione, lasciando ferme tutte le altre condizioni legate alla frequenza a distanza, ivi comprese la presenza dei docenti curriculari e di sostegno e approntamento e forniture delle necessarie tecnologie.

Anche in questo secondo modulo vi è la possibilità di presentare la richiesta tramite amministratore di sostegno/tutore/genitore oppure personalmente in caso di persona con disabilità maggiorenne che non goda di alcuna forma di protezione giuridica. Come nel caso precedente, anche qui, si suggerisce di accompagnare la richiesta anche con la firma del genitore in fondo al modulo per presa visione e accettazione nel caso in cui sia compilata direttamente dallo studente/alunno maggiorenne.
 In tutti i casi di conversione dei servizi ordinari in servizi alternativi, è sempre raccomandato di porre la massima attenzione all'osservanza delle prescrizioni di legge poste a scopo cautelativo e preventivo per scongiurare qualunque rischio di contagio chiedendo indicazioni a chi di competenza.