Fonte www.superabile.it di Giuseppina Carella - A seguito della dichiarazione dello stato di pandemia, l’OMS con le autorità sanitarie pubbliche di tutte le nazioni stanno adottando provvedimenti per contenere il contagio tra la popolazione.

L’OMS, in considerazione del fatto che alcune fasce di popolazione, tra le quali le persone con disabilità, sono più fragili e possono essere interessate in modo più significativo dal contagio, ha così definito e pubblicato il documento - Disability considerations during the COVID-19 - Considerazioni sulla disabilità durante l'epidemia di COVID-19.

Lo scopo è fornire una serie di suggerimenti al fine per mitigare e contenere, attraverso semplici azioni e misure di protezione, l’esposizione al rischio di queste persone.

I motivi, esposti nel documento, della maggiore esposizione delle persone con disabilità, sono individuati in una serie di ostacoli. Tra questi quelli relativi alla accessibilità di spazi, attrezzature e servizi, sono: le barriere all’utilizzo dei servi igienici e sanitari (lavandini) per una corretta sanificazione delle mani; il bisogno di toccare cose per ottenere informazioni; gli ostacoli nell’accesso a informazioni di sanità pubblica.

I suggerimenti, contenuti nel documento, riguardano molteplici temi e sono indirizzati a diversi destinatari/interlocutori coinvolti nelle azioni di protezione.

I primi destinatari sono le stesse persone con disabilità, le loro famiglie ma, anche gli amici e i caregiver, ai quali, qualora non fosse possibile seguire le linee guida dell’OMS, fornite per l’emergenza, viene suggerito di operare per trovare le soluzioni più adatte per supplire alle diverse necessità e assicurare il sostegno e la cura continuativi; per preparare la famiglia nell’eventualità di contrarre il virus e nel considerare le condizioni di sanità fisica e mentale dei membri della famiglia e dei caregiver.

Ai governi/istituzioni viene indicato di assicurare le informazioni e le comunicazioni, con contenuti inerenti la sanità pubblica, accessibili. Oltre ad adottare sia misure specificatamente mirate alle persone con disabilità che a coloro che gli prestano supporto, cure e servizi.

L’accesso all’informazione emerge in modo centrale e i suggerimenti vertono sulle modalità per renderla disponibile a un’ampia platea di utenti, attraverso: la sottotitolazione; la lingua dei segni (LIS); la conversione dei materiali pubblici in formati “Easy Read”; l’elaborazione di comunicati scritti accessibili usando opportuni formati per i documenti con font accessibili, caratteri grandi, versioni in Braille e versioni per persone sordo-cieche; l’inclusione dei sottotitoli alle immagini usate in documenti o su social media; l’uso di immagini che siano inclusive e non discriminatorie nei confronto della disabilità; la collaborazione con le organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, oltre che con le associazioni di supporto e di servizio, per diffondere informazioni di sanità pubblica.

Agli operatori sanitari e ai fornitori di servizi per le persone con disabilità è indicato di assicurare che l’assistenza sia accessibile, continuativa ed inclusiva. In fine alla comunità, alle persone in generale, è ribadita l’importanza di non sottovalutare il rischio sulla trasmissione del contagio. È ancora sottolineata l’importanza dell’organizzazione del lavoro flessibile e delle misure di controllo dell’infezione che devono essere considerate dai datori di lavoro.

Per approfondire i contenuti del documento, in ogni specifico aspetto, è possibile accedere alla versione integrale - disponibile nelle lingue: inglese, francese e spagnolo, pubblicato il 26 marzo 2020 - nel sito web del Word Health Organization - Organizzazione mondiale della sanità (OMS).