Fonte www.vita.it - E così, la sera della vigilia della riapertura, ecco che all’articolo 9 del DPCM appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, compaiono finalmente le parole che il buon senso, se non la conoscenza stessa del mondo della disabilità, avrebbe voluto leggere due mesi e mezzo fa. «Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista». Come se in questi mesi fosse stata possibile osservarlo quel metro di distanza.

Di disabilità si parla anche all’articolo 3 comma 2, a proposito delle mascherine: sull'intero territorio nazionale «è fatto obbligo» di usare «protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza». Non sono soggetti all'obbligo «i bambini al di sotto dei sei anni, nonche' i soggetti con forme di disabilita' non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti». Per mascherine si intendono «mascherine di comunita', ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilita', forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso».