Fonte www.redattoresociale.it - Il progetto è stato avviato dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca e dalla Conferenza nazionale universitaria dei delegati per la disabilità, insieme all’Istat e al Miur. La distribuzione del questionario e la raccolta dati sono appena iniziati.

Quanti sono esattamente i ragazzi con disabilità che frequentano gli atenei italiani? E quanti arrivano a conseguire la laurea? Negli ultimi anni sono stati circa 17 mila gli studenti e le studentesse con disabilità e Dsa (disturbi specifici di apprendimento) iscritti all’ultimo anno di università e molti di più i laureati. Su di loro, però, permane una carenza di dati e di informazioni statistiche attendibili, con la conseguente difficoltà di verificare l’impatto delle azioni inclusive poste in essere e di predisporre misure e piani di intervento adeguati. Ed è proprio questo l’elemento all’origine del progetto di rilevazione sperimentale avviato dal gruppo di lavoro “Disabilità, Dsa e accesso alla formazione universitaria” dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) e dalla Cnudd (Conferenza nazionale universitaria dei delegati per la disabilità), a fianco dell’Istat – che copre tutti gli ordini scolastici tranne il sistema universitario – e del ministero dell’Istruzione, presentato a fine giugno. La distribuzione del questionario negli atenei e la raccolta dati, invece, sono partiti a luglio.

L’attuale versione dello strumento di rilevazione statistica è frutto di un lavoro durato due anni. Ovviamente potrà essere migliorato: proprio a tal fine servirà la sperimentazione. L’auspicio è che, una volta completata questa fase, si possano creare le condizioni per far diventare questa raccolta dati parte integrante del Piano statistico nazionale e del Rapporto biennale sullo stato del sistema universitario e della ricerca 2020, utile anche ai fini della produzione di indicatori per il monitoraggio della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità nel campo dell’istruzione. Gli esiti di questo traguardo fornirebbero ulteriori elementi conoscitivi sull’effettivo livello di inclusione degli atenei italiani, sui servizi offerti agli studenti universitari con disabilità e disturbi specifici di apprendimento e sulle possibili altre iniziative da mettere in campo in loro favore.