Fonte http://disabilita.governo.it/  - "Con il decreto sostegni bis abbiamo risolto la problematica dei professionisti con disabilità ai quali era stato negato il reddito di ultima istanza. In particolare, l’approvazione dell’art. 37, rimedia a una disparità di trattamento nei confronti dei liberi professionisti con disabilità, finora esclusi dalle misure di intervento e di sostegno al reddito – il cosiddetto reddito di ultima istanza – concesso all’ampia platea dei liberi professionisti ordinistici".

Nel precedente Decreto “Cura Italia”, art 44, viene istituito il “Fondo per il reddito di ultima istanza” a favore dei liberi professionisti con un reddito inferiore ai 50 mila euro, che abbiano registrato una riduzione di almeno il 33% e cessato o sospeso la loro attività professionale.

Tale indennità era quindi preclusa ai liberi professionisti che percepivano l’equivalente dell’assegno ordinario d’invalidità erogato dalle casse private.
I diversi interventi del legislatore, volti a modificare i requisiti per poter beneficiare del reddito di ultima istanza, non sono tuttavia riusciti a porre la giusta attenzione e rimedio alla disparità di trattamento.

"Oggi – con l’approvazione dell’art. 37, del decreto Sostegni bis - si restituisce dignità a tutte le persone con disabilità, in particolare ai liberi professionisti non sufficientemente tutelati, che adesso possono finalmente richiedere il beneficio e affrontare con maggiore resilienza il drammatico impatto della pandemia, per un rilancio del sistema paese".