Fonte www.disabilita.governo.it - "Difficoltà per il ministero che guido? É la prima volta che viene fatto un ministero ad hoc, forse per questo ci sono state anche polemiche, quasi a ghettizzare. Queste polemiche non hanno avuto seguito e il lavoro che sto facendo credo darà modo di capire che non ce n'è bisogno". Così il Ministro per le Disabilità, Sen. Erika Stefani, ospite a 'Timeline' su Skytg24.

"Il fatto che non ci sia portafoglio per questo dicastero va bene comunque - prosegue ancora la Sen. Stefani - io non comando ma lavoro alla governance. Nel momento in cui lavoro sulle barriere architettoniche parlo con il ministro del Lavoro, per la scuola con quello dell'Istruzione e via di seguito. Gli altri Ministri hanno mostrato sensibilità, penso alla didattica in presenza per alunni con disabilità: il Ministro Bianchi si è subito messo al lavoro, la stessa cosa con il Ministro della Salute Speranza, e ancora con il Commissario Figliuolo con le mascherine trasparenti per persone con problemi uditivi. Anzi, si sta creando una sorta di concorrenza positiva", spiega il Ministro. "Se guardo poi agli inviti ricevuti da parte di realtà non necessariamente legate alla disabilità, noto una certa sensibilità e non una sensibilità pietistica".

Il Ministro Stefani entra poi nel merito dei rilievi posti dal Garante per la privacy sulla Disability card, promossa dal Ministro in armonia con l'iniziativa dell'Unione europea: "Tante cose in Italia spesso sono complicate, sulla disability card c'era un problema riguardo la gestione dei dati, poiché nella card sono trasfusi molti dati sensibili - spiega Stefani - ma la card è utilissima, per entrare in un museo per esempio, dove non c'è bisogno che tu esibisca null'altro che la tessera. Il bello della tessera è che è uno strumento aperto, in grado di avere convenzioni con qualsiasi altro ente, ministero, società, azienda che offre un servizio a cui la persona vuole accedere. Ci sono disabilità - conclude il Ministro Stefani- che non sono evidenti e la rappresentazione visiva della disabilità è una questione complessa".