miurSpesso non c'è relazione tra numero di alunni e insegnanti

Notizia tratta da press-info e Italia Oggi - Il 10 ottobre il ministero ha pubblicato sul proprio sito una serie di dati statistici (con un notevole ritardo condito da molte polemiche) riguardanti il sostegno, dall'anno scolastico 1998/99 a quello in corso. Su una base dati distribuita su quattordici anni è così possibile verificare l'andamento dei posti di insegnante di sostegno, il numero degli alunni con disabilità e il rapporto medio alunni – insegnanti.

Mentre l'andamento dei posti e il numero degli alunni con disabilità è presentato, oltre che complessivamente, anche regione per regione, il rapporto alunni/docenti, invece, è aggregato per macroregioni: nord-ovest, nord-est, centro, sud e isole.

Rispetto al numero globale dei posti di insegnamento, che diminuisce di 37.256 unità, quello dei soli insegnanti di sostegno aumenta di un valore analogo, 36.428 unità, il 61 per cento: passa da 59.661 del 1998/99 a 96.089 del 2011/2012, quasi a compensazione della complessiva diminuzione dei posti di insegnamento. Aumenta, però, il numero degli alunni con disabilità, che sono passati dai 116.751 del 1998/99 ai 191.037 del 2011/2012, con un incremento del 64 per cento. Ed ecco perché complessivamente, come si vede nella tabella, il rapporto alunni con disabilità/insegnanti di sostegno è peggiorato.

Regione per regione le variazioni sono diverse: in due regioni, le Marche e la Lombardia, il numero degli alunni è più che raddoppiato ma il numero degli insegnanti è più che raddoppiato non solo nelle Marche ma anche in altre due regioni, Il Veneto e il Molise, mentre nella Lombardia esso si attesta poco sotto il doppio. Eppure nel Veneto e nel Molise, nei quali gli insegnanti sono raddoppiati, il numero degli alunni con disabilità non è raddoppiato. Anzi, nel Molise si attesta a un incremento solo del 50 per cento, di 14 punti inferiore a quello nazionale.

Dai dati ministeriali, inoltre, si nota che all'aumento degli alunni con disabilità non corrisponde nello stesso ordine l'aumento dei posti di sostegno né all'incremento percentuale degli alunni con disabilità corrisponde, regione per regione, lo stesso incremento dei posti di sostegno.

Anche in altre regioni, l'incremento dei posti di insegnante di sostegno aumenta più degli alunni con disabilità. In Calabria, ad esempio, gli alunni sono passati dai 5.657 del 1998/99 ai 6.203 del 2011/2012 con un aumento solo del 9 per cento ma il numero dei posti di sostegno è cresciuto del 35 per cento, passando da 2.681 a 3.635.

Analogamente per la Sardegna, nella quale l'incremento degli alunni è stato del 18 per cento e quello degli insegnanti del 45. O per la Basilicata, nella quale il differenziale di incremento è di 51 punti (gli alunni aumentano del 43 per cento, gli insegnanti del 94). Oltre a quelle già citate, i posti di insegnante aumentano più degli alunni in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia. In tutte le altre il numero dei posti aumenta meno degli alunni. E così si spiega il peggioramento del rapporto nazionale medio tra numero di alunni con disabilità e numero di insegnanti. Che è passato, infatti, da 1,96 del 1998/99 a 1,99 del 2011/12, quasi due alunni con disabilità per docente.

Vi sono regioni nelle quali il rapporto attuale è migliorato (Sardegna, Puglia, Calabria, Molise, Sicilia, Friuli, Emilia e Veneto), mentre in altre è peggiorato, anche se nel Molise resta sotto la media nazionale, un alunno e mezzo per insegnante, essendo passato da 1,40 a 1,50.

Il peggioramento del rapporto medio nazionale lascia intravedere la scure del ministero delle finanze anche sui posti di sostegno ma forse hanno contribuito a ridurne l'incidenza le pronunce della Consulta e della magistratura ordinaria intervenute a riaffermare il dovere dello Stato di assicurare il diritto allo studio, a prescindere da vincoli di organico, e quindi di bilancio.

Per approfondire

Leggi la nostra news con il commento negativo della FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap cui Anffas Onlus aderisce, e del vicepresidente Fish Salvatore Nocera sul tema.

19 ottobre 2011