Tratto da www.superabile.it - La crisi colpisce duro gli italiani: ben "il 49% dichiara di riuscire a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi e addirittura un 5-10% non è in grado di garantirsi il minimo indispensabile". Però, a fronte di questi numero c'è "un 42% che afferma di vivere serenamente senza particolari affanni".

Questo il quadro che emerge dalla prima indagine su "Gli italiani e l'alimentazione nel tempo della crisi", realizzata da Coldiretti-Swg a ottobre 2011 e presentata nel corso del Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d'Este di Cernobbio. Alla crisi economica - continua la Coldiretti - si aggiunge "una forte preoccupazione per il futuro", con "il 62% degli italiani che ritiene che la situazione economica dell'Italia sia destinata a peggiorare". Una mancanza di fiducia nel proprio Paese che "emerge anche dal fatto che il 54% degli italiani ritiene di aver dato all'Italia più di quanto ha ricevuto - conclude la Coldiretti- mentre solo il 12% sostiene che ha ricevuto più di quanto ha dato".

In questo contesto preoccupante, "il 57% degli italiani ha ridotto lo spreco di cibo per effetto della crisi", segnala la ricerca Coldiretti-Swg. "In Italia gli sprechi alimentari - sottolinea l'associazione agricola- equivalgono a un valore annual di ben 37 miliardi di euro in grado di garantire l'alimentazione per ben 44 milioni di persone". Tra coloro che hanno ridotto lo spreco "il 47% lo ha fatto facendo la spesa in modo più oculato, il 31% riducendo le dosi acquistate, il 24% utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18% guardando con più attenzione alla data di scadenza".

Il 25% degli italiani ha aumentato nel 2011 la frequenza dei discount mentre, all'opposto, ben il 38% ha ridotto la propria presenza nei negozi tradizionali, che rischiano un vero crack mentre tengono sostanzialmente i supermercati. Secondo il rapporto "si evidenzia la tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, a cui però può corrispondere anche una bassa qualità con il rischio che il risparmio sia solo apparente - avverte il presidente della Coldiretti Sergio Marini- risparmiare oltre un certo limite sul cibo può significare nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente con effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone".

Insomma, risparmiare va bene, ma si deve fare attenzione: "non è un caso- ricorda il presidente Coldiretti- che la prima mozzarella blu sia stata trovata proprio all'interno di un discount ma si registrano anche casi di aglio blu, prodotti scaduti o contraffatti".

25 ottobre 2011