Fonte www.mysuperabile.it - Gli assessorati Istruzione e Politiche sociali di Bergamo insieme per l'inclusione di bambini e ragazzi con disabilità gravi e gravissime. Una serie di progetti disegnati "a partire dai quartieri", che coinvolgono reti territoriali vaste, dai servizi educativi comunali alle associazioni, passando per parrocchie e ludoteche, sono stati illustrati da Loredana Poli, responsabile dell'Istruzione orobica, e da Marcella Messina, in capo alle Politiche Sociali di Palazzo Frizzoni, nel corso di una commissione congiunta dedicata proprio all'inclusione dei minori con disabilità.

Stando ai calcoli dell'amministrazione, sono circa 4 i milioni di euro investiti in assistenza educativa scolastica e progetti domiciliari attivi da settembre per 571 tra bambini e ragazzi (dall'infanzia alla formazione professionale). Di questi, 60mila euro (così ripartiti: 38mila da fondo per la non autosufficienza erogato da Regione Lombardia e 22mila messi da Bergamo) vanno a coprire 35 progetti partiti col nuovo anno scolastico. A questi si aggiungono, poi, alcune formule "innovative" già sperimentate quest'estate che sono state pensate "per ridurre il lavoro di orientamento" che le famiglie devono affrontare. "I progetti personalizzati - spiega l'assessora Messina - sono quelli su cui andremo sempre di più a lavorare". La scelta degli assessorati, infatti, è puntare di più "sul tema dell'orientamento sia nelle scuole superiori sia sul lato dei servizi e del tempo libero" con lo scopo di dare "competenze" e favorire l'aggancio con il territorio "per costruire progetti di vita dopo i 18 anni".

"La scuola - aggiunge Messina - protegge il minore con disabilità ma poi c'è il passaggio alla vita adulta" e "questo passaggio è uno dei nodi di lavoro per costruire risposte inedite nell'ottica della personalizzazione degli interventi". Per gli adolescenti, ad esempio, sono stati pensati percorsi di orientamento individualizzati in collaborazione con le realtà territoriali: 15 le persone coinvolte che, affiancate dagli educatori, hanno potuto misurarsi nel ruolo di educatori per altri minori alla ludoteca di Redona oppure lavorare all'Orto Botanico o alla mensa dei frati cappuccini. Per altri 3, invece, scuola e comune hanno progettato interventi di orientamento durante l'estate.

"Non è facilissimo - interviene Poli - aprire degli spazi di discussione col sistema scolastico" specie "nel secondo grado" perché "non tutti i contesti sono ugualmente accoglienti" però "proporre attività di questo tipo in orario extrascolastico, aiutandosi con enti e associazioni, per fare fare anche a ragazzi con disabilità attività di volontariato civico" è significativo: "I bambini che vanno in ludoteca e trovano la ragazza con disabilità che fa l'educatrice la chiamano maestra" al pari di tutti gli altri educatori. Questo "sulla storia dell'individuo ha un impatto molto alto" conclude Poli.

Così, concordano le due assessore, "il ragazzo si sente risorsa per la comunità" e "le famiglie trovano scuole più accoglienti". Peraltro, ricostruiscono infine, sono 250 (su 6.683) i minori con disabilità tra gli 0 e i 17 anni che quest'estate hanno partecipato al progetto "Estate insieme per tutti 2021".

I numeri dell'ultima edizione sono stati presentati durante la riunione, numeri che segnano per i due assessorati "un modello vincente" dal momento che i partecipanti, rispetto all'estate 2020, sono aumentati di circa un migliaio: "un risultato già molto buono" considerando la pandemia "che ci ha spinto ad andare avanti" chiude Poli.