Fonte www.superabile.it - "Più sport, meno file agli ambulatori sanitari": con questo augurio Pasquale Barone, presidente del Cip Lazio, ha aperto a palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa "Una giornata con il Campione Cip Regione Lazio - Premio Cip Lazio 2011" che si svolgerà giovedì 1 dicembre presso il Palacavicchi di Ciampino.

"Un percorso, quello con la Provincia - ha ricordato Barone - che inizia con l'approvazione del nuovo regolamento sulla gestione delle palestre scolastiche: la gratuità nell'uso delle strutture ha aiutato lo sport e l'integrazione sociale attraverso lo sport". Il Premio Cip Lazio, che nelle intenzioni degli organizzatori vuole essere un momento di festa e di premiazione di tutti quegli atleti con disabilità che nel corso dell'anno 2011 si sono distinti nella propria disciplina, è accompagnato dallo slogan "Lo sport fa miracoli". Che - si legge nella nota stampa - "più che uno slogan, è una realtà resa possibile dall'opera del Comitato italiano paralimpico che, ogni giorno, trasforma persone con disabilità in atleti in grado di competere a livello agonistico".

A supporto di questo approccio, la presenza in sala di diversi atleti con disabilità seguiti dal Cip Lazio: la campionessa paralimpica non vedente di Show dance, Daniela Vellucci; la tiratrice Isabella Vicanò, due volte Campione d'Italia e atleta selezionata per Londra 2012; Mauro Cratassa, oro in Italia e in Europa nella disciplina dell'handbike, terzo posto al mondo; Annachiara Paolini, campionessa regionale di Vortex; Beatrice Ion, quattordici anni, originaria della Romania, promessa del basket su sedia a ruote e vincitrice dello scudetto 2011 con il Santa Lucia Minibasket di Roma.

"Passione, impegno, tenacia: sono storie molto belle - ha aggiunto Patrizia Prestipino, assessore provinciale allo Sport, alle politiche Giovanili e al Turismo - quelle degli atleti con disabilità. Da amministratori bisogna essere presenti, ma non solo in termini di sostegno economico. La nostra presenza oggi è un voler sottolineare che siete un esempio, un esempio di virtù sociale. Forse il più bello".

Dello stesso avviso Antonio Napolitano, direttore regionale per il Lazio dell'Inail. "Sono storie di coraggio, - ha aggiunto infatti - serietà, amicizia e virtù sociale: questa è la diversità? Ma quale diversità? Abbiamo bisogno della stampa per dire questo. Sono sicuro che la scelta di Roma per le Olimpiadi del 2010 passi anche dalle prestazioni paralimpiche di Londra. Oggi siamo qui insieme per vincere".

Di supporto a queste affermazioni, anche gli interventi dei consiglieri provinciali Pino Battaglia (presidente della commissione Sport), Ugo Onorati (presidente della commissione Bilancio) e Francesco Petrocchi, vicepresidente vicario della Provincia di Roma. Una presenza bipartisan che garantisce al Cip Lazio e all'Inail regionale un'azione coordinata e condivisa nel segno dell'integrazione sociale attraverso lo sport.

L'appuntamento dunque con il premio Cip Lazio 2011 è giovedì prossimo, 1 dicembre, a partire dalle ore 14. Dopo l'accoglienza delle società sportive e delle scuole, il Palacavicchi di Ciampino vedrà avvicendarsi tutti i migliori atleti tesserati alle federazioni paralimpiche, compresi coloro che si sono aggiudicati la vittoria di titoli prestigiosi. In contemporanea verrà consegnato il premio Cip Lazio a coloro che, con impegno, sacrificio e dedizione, si sono distinti nelle attività sostenute dal comitato.

Quest'anno, per la prima volta, saranno premiati anche gli alunni delle scuole del Lazio che hanno partecipato ai giochi sportivi studenteschi. "La premiazione - spiegano gli organizzatori in una nota conclusiva - sarà un'occasione per trascorrere un pomeriggio all'insegna dell'integrazione e della crescita sociale per tutti quei ragazzi con disabilità che, da sempre, coltivano una forte passione per la propria disciplina preferita, grazie alla quale hanno avuto la possibilità di conferire alla propria vita la giusta armonia ed energia per far fronte alle difficoltà quotidiane".

"Una persona con disabiltà che pratica sport - è la conclusione di Barone (Cip lazio) - torna a vivere". L'avviamento allo sport può essere pratica riabilitativa, ma aiuta anche nel recupero dell'autostima della persona.

Per maggiori informazioni

www.ciplazio.it

28 novembre 2011