Fonte comunicato stampa Anffas Trentino* - "Il Terzo Settore deve passare dall’essere soggetto attuatore di decisioni assunte esclusivamente dall’Ente Pubblico a soggetto dotato di potere co-decisionale, che partecipa a pieno titolo alla definizione delle scelte che danno forma al pubblico agire, che opera in termini di integrazione con l’iniziativa dell’Ente Pubblico e che pertanto ne è sostanzialmente, anche se non formalmente, parte integrante. Mai come in questi anni ci sono state parole di miele da parte della politica nei confronti dei soggetti che svolgono servizi alle persone con disabilità, ma questo non basta più perché noi siamo quello che facciamo e non quello che diciamo di fare. Chiediamo di vedere riconosciuta la nostra soggettualità politica, in quanto il Terzo settore non può essere considerato solo come buon testimone". Sono le parole centrali dell'intervento pronunciato a Trento dal presidente di Anffas Trentino in occasione dell'Assemblea generale dei Soci dell'Associazione che assiste le persone e le famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale svoltasi presso la Sala della Cooperazione.

All'Assemblea sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore provinciale Stefania Segnana e comunale Chiara Maule.

Enderle ha fatto riferimento al contesto nazionale-internazionale affermando che "dopo oltre due anni di restrizioni e sacrifici, una pandemia che sfuma in guerra non è certamente l’esito che ognuno di noi si aspettava. Il mondo si trova, ancora una volta, alla ricerca di un nuovo ordine sociale, economico e politico, fondato sulla dignità e sulla libertà di ogni persona umana, da attuare nella pace, nella giustizia e nella solidarietà. Nonostante questo contesto difficile Anffas Trentino ha saputo reagire con energia e dinamismo, anche in un contesto carico di interrogativi ed inquietudini. L’intenso susseguirsi di attività effettuate nel corso del 2021 documenta la vitalità di Anffas Trentino e la solidità e la credibilità che abbiamo ereditato da una storia importante, fatta da donne e uomini di straordinaria statura umana, civile, culturale, morale".

Il presidente Enderle ha parlato anche delle difficoltà che sta attraversando il mondo del volontariato decimato dalla pandemia. È quindi indispensabile recuperare e ridare vigore ai valori che lo caratterizzano. Per la sua stessa azione, il volontariato tende ad aggregare più forze possibili, che possono anche essere di appartenenza politica e ideologica diverse e non ha bisogno né di consenso, né di potere, ma di idee forti, di proposte realizzabili, di unità per un’azione efficacie.

Anche quest'anno non è mancata la consegna del premio “Impresa a responsabilità sociale - premio per la felicità sostenibile Anffas Trentino Onlus" in memoria di Francesca Paris Kirchner. Quest'anno il riconoscimento verso realtà che si distinguono, attraverso atti e comportamenti, per attenzione ai bisogni del territorio è andato al Muse che da tempo è impegnato nel promuovere l’accessibilità cognitiva della comunicazione rivolta al grande pubblico. "La cooperazione con il Muse - si legge nella motivazione - prende avvio dalle opportunità offerte nella nuova sede e dalle possibilità di ripensare alcuni aspetti del progetto museale con un orientamento alle esigenze dei visitatori. Chiamata a essere parte attiva nel far conoscere le proprie esigenze, Anffas Trentino ha scelto di favorire il protagonismo di un gruppo di persone giovani con differenti disabilità, aperto anche alla sfida del conoscere per costruire una presenza più attiva nella società. Invitati a provare il nuovo museo e a mappare i punti di forza e di debolezza rispetto a una piena accessibilità, i giovani hanno potuto contribuire come cittadini portatori di diritti e di responsabilità e trovando ascolto e reale interesse nel Personale di riferimento, estremamente motivato e sempre presente alla relazione". In questo contesto è stata presentata la proposta di collaborare con il Muse per scrivere testi informativi di facile lettura e comprensione: questo grazie alla formazione sostenuta dal gruppo, composto da persone con disabilità, personale educativo e supervisori. ll progetto formativo è peraltro attivo grazie ad Anffas Nazionale, che si impegna a diffondere il linguaggio Easy to Read, secondo la metodologia indicata dall’associazione Inclusion Europe, garante in molti Paesi Europei anche della sua corretta applicazione. La sfida era solo all’inizio e la proposta di creare una guida facilitata al Muse è stata assunta con l’entusiasmo di scoprire il vero senso delle parole e di comprendere più da vicino il senso delle cose.

Il Terzo Settore trentino è da sempre riconosciuto in tutta Italia come un’eccellenza per la sua capacità di offrire servizi unici e di prendersi cura delle persone fragili con una professionalità, un’efficacia, un’attenzione, una sensibilità ed una capacità di vicinanza - anche territoriale – che difficilmente si riscontrano altrove.

Il presidente Luciano Enderle ha concluso il suo intervento invitando l'assessore Stefania Segnana non solo a difendere le risorse oggi dedicate al sociale (calate negli ultimi 12 anni da 102 a meno di 90 milioni di euro) ma addirittura ad ampliarle, lasciando così al Trentino il ruolo di protagonista sul territorio nazionale. "È necessario - ha affermato ancora Enderle - per le famiglie di oggi e di domani, affinché nella difficoltà di una vita segnata dalla disabilità o dalla fragilità, trovino il migliore supporto possibile, trovino una risposta a 360°". Immediata la risposta della responsabile delle politiche sociali della Provincia: "Anffas è una realtà preziosa e importante per il Trentino, presente in modo capillare sul territorio e capace di dare risposte efficaci ai bisogni della comunità. Un impegno per il quale ringrazio le operatrici, gli operatori e tutti i volontari. Riconoscimento che include la pronta risposta garantita da Casa Serena per l’accoglienza delle persone fragili provenienti dall’Ucraina. La Provincia – aggiunge Segnana è consapevole di dover fare il massimo per sostenere il terzo settore e risponde a questo obiettivo l’istituzione dell'Unità di missione strategica sulla disabilità, utile per valutare le proposte, approfondire le criticità e trovare soluzioni. C’è la volontà da parte nostra non solo di presidiare le risorse destinate al settore della disabilità, ma anche di investire nelle progettualità innovative, per sostenere anche in futuro l’attività di Anffas e delle altre associazioni a beneficio delle famiglie e del territorio".