dubbioAll'avvicinarsi della scadenza, a chi spetta l'esenzione

Fonte www.vita.it - L'articolo 91bis del Dl 1/2012, che dava chiarimenti sull'esenzione dall'Imu degli enti non commerciali per cercare di prevenire un'infrazione europea, non ha in realtà risolto il nodo. Lo dice oggi Il Sole 24 Ore, nelle sue pagine dedicate alle onlus, prevedendo «contrasti tra i Comuni e i proprietari, soprattutto nei casi limite».

CHI È ESENTE - Quel che è chiaro, dice Il Sole, è innanzitutto che l'esonero dall'Imu c'è solo dove l'ente non commerciale è anche proprietario dell'immobile, mentre se anche c'è un soggetto non profit che utilizza l'immobile con un contratto di affitto o in comodato, il proprietario l'Imu la deve pagare tutta. Il secondo punto fermo è che per godere dell'esenzione servono due requisiti contemporanei: la qualifica di ente non commerciale e lo svolgimento esclusivo di un'attività assistenziale, previdenziale, didattica, ricettiva, culturale, ricreativa, sportiva o afferende l'esercizio del culto non avente natura commerciale. Per quest'ultimo requisito è bene precisare che «sono di ostacolo all'esenzione le attività dalle quali l'ente ricava redditi, intesi non necessariamente come utili di esercizio ma come proventi ricevuti in corrispettivo delle prestazioni svolte».

ATTIVITA' MISTA - Terzo punto – e qui la faccenda comincia a ingarbugliarsi – la destinazione d'uso agevolata deve essere esclusiva. Cioè, secondo il nuovo testo, l'attività dovrà «essere esercitata esclusivamente in modo non commerciale». Là dove è solo prevalente (ad esempio un immobile dove si fa attività assistenziale ma poi c'è una sala affittata a pagamento per convegni) l'esenzione salta. Almeno per il 2012. Dal 2013, invece, sarà possibile "scorporare" l'immobile utilizzato promiscuamente per attività commerciali e istituzionali, suddividendolo in due parti. Lo si potrà fare attraverso la procedura Docfa, se è possibile suddividere catastalmente l'immobile oppure con un'apposita dichiarazione Imu (le indicazioni devono ancora arrivare da parte del MEF).

IN MODO NON COMMERCIALE - Già quest'anno, tuttavia, l'espressione scelta dal Governo di un'attività che dovrà «essere esercitata esclusivamente in modo non commerciale», con lo spostamento dell'attenzione dall'attività alla sua forma, lascia spazio a molti dubbi. Che appunto apriranno diversi «contrasti». Vuol dire infatti, chiarisce il Sole, che una scuola materna o una casa per anziani che fa pagare una retta, non è esente. Mentre la stessa casa anziani che incassa una retta puramente simbolica e poi vive di contributi pubblici lo è.

Per approfondire

Leggi le nostre news "Imu per tutti?", "Imu e persone con disabilità" e "Circolare MEF su applicazione IMU"

12 giugno 2012