bocciatoSalvi solo 150 genitori di persone con disabilità su 3.300

Nei mesi scorsi era stato reso noto che la nuova disciplina dell'accesso al pensionamento, che ha innalzato l'età pensionabile a partire dal 1 gennaio 2012, sarebbe stata derogata per alcuni genitori di persone con disabilità grave che al 31 ottobre 2011 risultavano in congedo biennale straordinario e che nei successivi 24 mesi dall'inizio del congedo avrebbero maturato, secondo il vecchio regime, il diritto alla pensione.

A tali lavoratori, eccezionalmente si sarebbe prolungato il periodo di vigenza del precedente sistema pensionistico ed infatti non a caso tale previsione era stata inserita in un emendamento del Decreto Mille Proroghe, poi divenuto norma ai sensi dell'art. 24 comma 14 lett. e bis della legge n. 214/2011 di conversione del ricordato decreto.

Lo scorso 2 giugno, il Ministro Fornero ed il Presidente Monti, in qualità di Ministro dell'Economia e delle Finanze, hanno sottoscritto il decreto interministeriale per i c.d. "esodati", ossia quei lavoratori che avevano perduto il posto di lavoro a seguito di una ristrutturazione aziendale, di un accordo sindacale o di un accordo economico con il datore di lavoro, contando però di poter accedere in breve tempo al trattamento pensionistico e che, invece, poi, hanno visto allungarsi il periodo di tempo di attesa con la riforma del sistema pensionistico.

Tra i 65.000 esodati sono stati anche inseriti i genitori di persone con disabilità grave che al 31 ottobre 2011 stava fruendo del congedo biennale (anche frazionato) e che, comunque entro il 24° mese dall'inizio del congedo sarann titolari di una contribuzione tale da configurare il diritto al pensionamento secondo il precedente regime.

Purtroppo, dalla tabella allegata al citato decreto si nota che tale misura si applicherà solo a 150 lavoratori, perchè aventi tutte le particolari condizioni richieste, laddove gli oltre 3.000 genitori che complessivamente oggi usufruiscono del congedo (e che avrebbero voluto rimanere nel vecchio regime pensionistico) sono rimasti fuori.

E' evidente, quindi, che troppo casuale sarà il riconoscimento di tale situazione di favore, ricollegandosi solo alla circostanza che un genitore fosse in congedo proprio al 31 ottobre 2011, semmai non premiando chi, invece, proprio in questi mesi, si è astenuto dal chiedere tale congedo, preservandoselo per gli ultimi anni della sua vita lavorativa; paradossalmente chi lo aveva già chiesto al 31 ottobre 2011 avrà diritto a rientrare anche tra gli "esodati".

Secondo Anffas purtroppo rimane del tutto invariata la situazione di tutte quelle migliaia di famiglie che si prendono cura e carico dei propri congiunti con disabilità grave che però non riescono, specie, con l'avanzare dell'età a conciliare il tempo del lavoro con la cura della propria famiglia e che, oggi, con lo slittamento in avanti dell'età pensionabile, diviene una delle gravi preoccupazioni per il sostegno alla famiglia.

21 giugno 2012