monetaNel 2013 si potrà detrarre il 24% di ciò che si dona al non profit e dal 2014 il 26%

Fonte www.vita.it - Si chiama legge 6 luglio 2012, n. 96 ed è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 9 luglio. È dunque ufficiale: a partire dal 2013 le donazioni alle onlus saranno detraibili in una quota più alta di oggi ed equiparata a quella per le erogazioni liberali ai partiti.

Le nuove percentuali

Lo prevede, per l'esattezza, l'articolo 15 della legge "Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e dei movimenti politici, nonché misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti dei medesimi. Delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle leggi concernenti il finanziamento dei partiti e dei movimenti politici e per l'armonizzazione del regime relativo alle detrazioni fiscali".

Dall'attuale 19% si passa al 24% per l'anno 2013 e al 26% a decorrere dall'anno 2014. L'aumento della quota detraibile vale «per le erogazioni liberali in denaro, per importo non superiore a 2.065 euro annui, a favore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), delle iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nei Paesi non appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)».

Le condizioni

La detrazione è consentita a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento previsti dall'articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e secondo ulteriori modalità idonee a consentire all'Amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli, che possono essere stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400.

In conseguenza di questa novità il Governo prevede minori entrate per 47,4 milioni di euro per l'anno 2014, 37,9 milioni di euro per l'anno 2015 e 33,2 milioni di euro a decorrere dall'anno 2016.

I partiti

Oltre ai contributi per ricoprire le spese elettorali, l'articolo 2 prevede un ulteriore contributo, agganciato alle donazioni che i partiti ricevono: un "premio" di 0,50 centesimi per ogni euro ricevuto. Ecco il passaggio: «ai partiti e ai movimenti politici aventi diritto ai sensi del comma 2 del presente articolo un contributo annuo volto a finanziare l'attività politica, pari a 0,50 euro per ogni euro che essi abbiano ricevuto a titolo di quote associative e di erogazioni liberali annuali da parte di persone fisiche o enti».

Per calcolare questo contributo extra sono prese in considerazione le quote associative e le erogazioni liberali percepite, con un tetto massimo di 10mila euro annui per ogni persona fisica o ente erogante.

10 luglio 2012