alzata_di_manoApprovata una risoluzione

Fonte www.disablog.it - Nella seduta dell'11 luglio 2012, presieduta dall'On. Giuseppe Palumbo (Pdl), la Commissione Affari sociali della Camera ha approvato all'unanimità l'allegata risoluzione presentata dall'On. Mimmo Lucà (Pd) che «impegna il Governo ad assumere le iniziative necessarie per assicurare la corretta attuazione e la concreta esigibilità delle prestazioni sanitarie e delle cure socio-sanitarie, previste dai Lea, alle persone con handicap invalidanti, agli anziani malati cronici non autosufficienti, ai soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme neurodegenerative e di demenza senile e ai pazienti psichiatrici, assicurando loro l'erogazione delle prestazioni domiciliari, semiresidenziali e residenziali, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, concernente i livelli essenziali di assistenza», nonché «a portare avanti con sollecitudine il lavoro preparatorio volto all'adozione del Piano nazionale per la non autosufficienza, che deve prevedere l'adeguata integrazione fra l'intervento sociale e quello sanitario, in una prospettiva di miglioramento della qualità della vita di anziani e disabili».

Resta dunque confermato ancora una volta – e da una autorevole istituzione – che i Lea stabiliscono diritti pienamene e immediatamente esigibili. Come si legge nella premessa della risoluzione, la Commissione Affari sociali «ha ritenuto opportuno, in un momento in cui la crisi del rapporto tra cittadini e istituzioni parlamentari evidenzia tutta la sua grave portata, recepire con la necessaria tempestività, istanze così importanti promosse dalla società civile».

È un fatto rilevante perché, a quanto ci risulta, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, la Camera accoglie le istanze avanzate dai cittadini tramite una Petizione, che era stata presentata il 1° marzo 2012 alla Camera dei Deputati, predisposta da numerose organizzazioni operanti nel campo del volontariato e della promozione sociale e sottoscritta da oltre 16.000 cittadini a cui hanno aderito anche 66 tra enti pubblici (Comuni, Consorzi socio-assistenziali, ecc.), organizzazioni private (Associazioni di tutela dei soggetti deboli, Ordini dei Medici, ecc.), nonché note eminenti personalità.

La Petizione ha anche lo scopo di segnalare alle persone e alle organizzazioni interessate l'attuale piena e immediata esigibilità di importanti diritti, ad esempio la fr equenza di centri diurni da parte dei soggetti con disabilità intellettivà in situazione di gravità al termine della frequenza scolastica e, nei casi in cui non sia più possibile la permanenza domicilio, la loro accoglienza presso comunità alloggio parafamiliari e, nelle situazioni più arretrate, presso strutture di ricovero.

Inoltre, in base ai Lea gli anziani malati cronici non autosufficienti, le persone colpite dal morbo di Alzheimer e da altre forme di demenza senile ed i pazienti psichiatrici con limitatissima o nulla autonomia hanno già attualmente il diritto alle cure socio-sanitarie residenziali senza limiti di durata.

L'attuazione dei Lea è anche la condizione sine qua non per l'approvazione da parte del Parlamento o delle Regioni di norme volte al riconoscimento concreto del diritto prioritario delle prestazioni domiciliari delle persone non autosufficienti.

La raccolta delle firme e delle adesioni prosegue fino al 31 dicembre 2012 allo scopo di continuare a premere sul Governo per ottenere adeguati finanziamenti dei Lea. Informazioni sulla Petizione popolare nazionale e l'elenco delle adesioni finora pervenute sono reperibili sul sito www.fondazionepromozionesociale.it

Articolo di Maria Grazia Breda, Giuseppe D'Angelo e Francesco Santanera

p. Comitato promotore della petizione

23 luglio 2012