Sulla scorta del dibattito di Capodarco 2006, dedicato al coraggio, la seconda edizione milanese del seminario per giornalisti organizzato da Anffas Milano, Cnca Lombardia e Agenzia Redattore Sociale, in collaborazione con Terre di Mezzo e Affaritaliani.it, porta ancora più avanti la sua "audacia", per affrontare il tema della responsabilità del giornalista.

Redattore Sociale Milano 2007 lancia la suggestione che i giornalisti possano essere "Miglioratori del peggio" (un verso della canzone di Jovanotti "Coraggio") e che possano persino considerare la "responsabilità di raccontare (anche) la speranza".

Nell'introduzione al programma della seconda edizione dell'incontro - previsto ancora alla "Cascina Biblioteca" (nel cuore del Parco Lambro) per il 5 e 6 ottobre – gli organizzatori riconoscono come il giornalismo ufficiale abbia "sempre rifiutato qualsiasi discussione sul suo ruolo ‘pedagogico'. Un rifiuto giustificato dal timore di mettere in pericolo i fondamenti della professione: l'indipendenza, il diritto di cronaca, l'imparzialità".

Eppure, sostengono gli organizzatori, di responsabilità si deve parlare, come un concetto "che non ha nulla a che fare con la pedagogia" e che può anche essere declinato solo "dal punto di vista tecnico". Chi è allora il giornalista responsabile? È colui che "non dovrebbe aver paura di portare alla luce anche gli aspetti positivi di una storia, di lasciar filtrare i segni di speranza che fanno parte, sempre, di ogni vicenda, comprese quelle peggiori. Non dovrebbe lasciarsi imprigionare dal presunto "dovere" esclusivo di emozionare e scandalizzare, di far inorridire e indignare...".

Il seminario – che nella prima edizione ha registrato la partecipazione di oltre 150 giornalisti – dopo i saluti degli organizzatori (tra cui la nuova presidente dell'Ordine Giornalisti Lombardia, Letizia Gonzales) e la relazione di apertura di don Gino Rigoldi, si aprirà con un dibattito su cos'è oggi e a cosa serve la "filantropia meneghina". Un'occasione per verificare come si sono evoluti i tratti di uno degli elementi storici, e positivi, della "milanesità", dentro una città che oltre ad essere "crudele" (come titolava la prima edizione) continua a far emergere tanti segni di speranza. Tra gli ospiti, lo studioso Gian Paolo Barbetta (Univ. Cattolica) e Paolo Morerio, responsabile di una delle organizzazioni filantropiche più antiche della città (Fondazione Vismara).

Nel pomeriggio, tre seminari paralleli, uno dei quali "speciale", dedicato alla fotografia con il direttore della sede milanese dell'agenzia Contrasto, Denis Curti, e con un fotografo d'eccezione come Marco Vacca. I due workshop tradizionali saranno invece incentrati sulle minoranze che "la città non vuole" e al problema della casa in "una città che non ha posto". I giornalisti Gad Lerner e Riccardo Iacona, gli studiosi Daniele Cologna e Antonio Tosi, insieme ad altri quattro esperti li animeranno per tre ore, per poi partecipare a una tavola rotonda sulle inchieste giornalistiche "sparite". Il titolo ("Gatti e gattini…") prende spunto dalla figura di uno dei relatori del seminario 2006, il giornalista Fabrizio Gatti de L'Espresso, conosciuto in particolare per le sue inchieste in prima persona, ma anche dai suoi numerosi imitatori emersi negli ultimi mesi.

Sempre venerdì 5, dopo la cena in Cascina, un incontro con Massimo Cirri e Filippo Solibello, i conduttori di Caterpillar (Rai Radio Due, 18.00-19.30, lun.-ven.) una delle più interessanti, divertenti e seguite trasmissioni degli ultimi anni. A partire dal titolo "Quando il peggio avrà una fine...", Cirri e Solibello, con a fianco anche don Gino Rigoldi e don Vinicio Albanesi, daranno vita a una sorta di talk show con i giornalisti partecipanti al seminario.

La seconda giornata del seminario si aprirà con la presentazione in anteprima di un libro fotografico di grande pregnanza, "I custodi dei fratelli", raccolta di immagini di 22 tra i più grandi autori di tutti i tempi su "storie nascoste che dovevano essere portate alla luce". E si concluderà con un dialogo tra il direttore de La Stampa, Giulio Anselmi, e uno dei "grandi vecchi" del giornalismo italiano, Lamberto Sechi, che negli anni 70 ha introdotto in Italia con Panorama il "newsmagazine", condotto da Angelo Perrino, direttore di Affaritaliani.it.

Il Seminario è stato realizzato grazie a Fondazione Cariplo, Fondazione Vodafone, NCR, Sopra group, Red Group e con la sponsorizzazione di ENI.

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