Fonte www.superando.it - I tempi sono grami, ma (forse) il peggio è alle spalle. E, cosa ancora più importante, la bufera della crisi ha stimolato il non profit a fare salti di fantasia nel campo del fundraising, e a rafforzare i rapporti e le partnership con le imprese profit per campagne coordinate e progetti da sviluppare insieme.

Questa chiave di lettura che si può trarre, in estrema sintesi, dalla presentazione dei risultati della nona edizione semestrale dell'indagine "L'andamento delle raccolte fondi nel terzo settore: stime 2012 e proiezioni 2013" (scarica l'allegato) realizzata dall'Osservatorio di sostegno al Non Profit sociale dell'Istituto Italiano della Donazione in collaborazione con l'Assif, Associazione Italiana Fundraiser.

I dati, raccolti su un campione di oltre 200 non profit intervistate, presentano una sostanziale tenuta della raccolta fondi delle onp, nonostante il sottostante trend negativo. I volumi di raccolta fondi da privati (ovvero da cittadini e imprese) registrati nel periodo natalizio 2012 sono infatti in linea con il 2011, e non c'è molto da stare allegri (il 22% delle onp ha migliorato le performance, mentre un 34% le peggiora), ma la prospettiva dei primi mesi del 2013 potrebbe ribaltare, in meglio, questi valori: il 36% prevede di migliorare contro il 20% che immagina di peggiorare.

Analizzando invece le entrate totali (le cifre sono delle stime, non essendo ancora disponibili i bilanci 2012) il quadro si fa meno roseo: il 2012 sembra essere andato peggio rispetto al 2011, si dimezza infatti (passando da 30% a 15%) il numero delle onp che stima miglioramenti nelle proprie entrate. Tra le maggiori difficoltà riscontrate nel fundraising natalizio, il 38% del campione indica la minore disponibilità economica dei donatori fedeli, seguito da un 24% che punta il dito contro la difficoltà di trovarne di nuovi. Non viene invece messa in discussione, come nelle precedenti edizioni, la tenuta dei donatori fidelizzati, dato che solo il 6% delle onp indica come maggiore problematica la perdita dei donatori già acquisiti in passato.

Un dato questo confermato dall'indagine IPR Marketing per Il Sole 24Ore pubblicata lo scorso 25 febbraio: durante il Natale appena trascorso ben l'85% degli intervistati ha donato alle stesse organizzazioni già beneficiate l'anno precedente. «I donatori fedeli quindi continuano a sostenere le associazioni di cui si fidano, anche in tempi di crisi. Ma si conferma una contrazione della raccolta fondi da privati, registrata per la prima volta nella passata edizione dell'indagine. Insomma», ha commentato il segretario generale dell'Istituto Italiano della Donazione, Cinzia Di Stasio, «c'è una sofferenza evidente che vige, ma con un calo meno marcato rispetto al biennio 2010-2011».

Un dato interessante è quello che indica un progressivo cambiamento di strategia dei fundraiser. Guardando al 2013, infatti la prima "voce" d'attenzione per i fundraiser è quella che riguarda le imprese profit, alleati sempre più strategici per il 50% degli intervistati, il 40% dichiara di puntare in modo deciso sugli eventi, e rimane consolidato lo strumento del direct mailing, sia elettronico (35%) sia cartaceo (35%).

Certo, il quadro politico a dir poco incerto che si è configurato dopo le ultime elezioni non aiuta chi deve preoccuparsi del garantire entrate a un'associazione, ed è su questo aspetto che si sofferma Edoardo Patriarca, Presidente dell'Istituto Italiano della donazione: «Nella nostra indagine abbiamo chiesto alle onp rispondenti cosa si aspettano dal nuovo governo: per il 61%, le richieste sembrano puntare alla sostenibilità economica delle stesse onp, infatti il 44% chiede la stabilizzazione del 5x1000 mentre il 21% punta su politiche di detassazione. Non per ultimo viene segnalata la necessità di un maggior coinvolgimento delle onp nelle politiche di welfare. Questa richiesta rafforza le istanze presentate all'attenzione del Governo attraverso le piattaforme del Forum del Terzo Settore e dell'Associazione ong Italiane. Mi auguro che le necessità del non profit possano essere inserite al più presto nel programma di lavoro del nuovo Governo».

6 marzo 2013