Fonte www.superabile.it - La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 40 depositata il 15 marzo 2013, ha ribadito il giudizio di illegittimità costituzionale dell'art. 80 c. 19 della legge n. 388/2000 nella parte in cui subordina per i cittadini stranieri di Paesi terzi non membri dell'Unione europea l'accesso a prestazioni di assistenza sociale che costituiscono diritti soggettivi ai sensi della legislazione vigente: tra queste, le prestazioni connesse alla disabilità, al requisito del possesso della carta di soggiorno o permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti.

Lo ribadiscono in una nota gli avvocati dell'Asgi, Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione. Nonostante questo, però - denuncia l'Asgi - l'Inps continua a richiedere lo status di lungo soggiornanti quale condizione per l'accesso alle prestazioni di invalidità e a rigettare le domande presentate da cittadini stranieri con disabilità regolarmente soggiornanti con il solo permesso di soggiorno, salvo accoglierle eventualmente successivamente alla presentazione di un ricorso amministrativo che faccia riferimento alle pronunce della corte costituzionale, come riconosciuto ufficialmente di recente in un incontro con le associazioni e i sindacati dal direttore della sede provinciale Inps di Bergamo.

Gli avvocati dell'Asgi stanno assistendo diversi stranieri con disabilità in diverse parti d'Italia in contenziosi giudiziari anche allo scopo di ottenere rimedi collettivi alla discriminazione praticata dall'Inps. Per saperne di più si veda l'approfondimento sul sito dell'organizzazione.

Per informazioni

Coordinamento del servizio antidiscriminazioni

26 marzo 2013