Fonte www.superabile.it - Un nuovo esame non invasivo potrebbe presto permettere di individuare la Sindrome di Down con più precisione, già dalla 10° settimana di gravidanza.

Grazie alla ricerca del King's College London, pubblicata sull'Ultrasound in Obstetrics and Gynaecology journal, si sarebbe infatti individuata una metodologia precoce in grado di ridurre il rischio di risultati falsati. Gli attuali accertamenti prenatali utilizzati per determinare se il feto sia affetto da trisomia 21, come l'esame del liquido amniotico e la villocentesi, sono possibili tra l'11° e la 13° settimana di gravidanza e sono più pericolosi per la donna e per il feto, esposti al rischio di aborto spontaneo.

La nuova metodologia sarebbe invece non invasiva per il piccolo, poiché basata su un prelievo del sangue della mamma, al fine di analizzare il DNA libero circolante (cell-free DNA, cfDNA), ossia materiale genetico fetale rilasciato dalla placenta nel corpo materno. Il nuovo test sarebbe risultato efficace nel 98% dei casi, individuando esattamente la trisomia 21 nel campione studiato.

10 giugno 2013