Fonte www.disabili.com - Con la delibera CR37 del 7 maggio scorso la Regione Veneto è riuscita a garantire una serie di servizi, (in passato classificati "extra Lea" e quindi non finanziabili oggi secondo le direttive del precedente governo), che rispondono ai bisogni socio-sanitari delle fasce più fragili della nostra comunità.

Stando al testo della Delibera, i LEA aggiuntivi coinvolti nel provvedimento non sono tutti ma soltanto quelli rientranti nei seguenti ambiti:

- assegni di cura;

- interventi in accentrata regionale (per telesoccorso e teleassistenza e per l'informatizzazione dell'assegno di cura);

- interventi nell'ambito della domiciliarità delle persone con disabilità (aiuto personale, progetti di autonomia personale, vita indipendente);

- costi del trasporto delle persone con disabilità ai Centri diurni;

- integrazione regionale alle quote di RSA per persone con disabilità.

Con questo provvedimento l'Assegno di Cura evolve in uno strumento che accoglie in un unico paniere di servizi tutti gli interventi complementari alle Cure Domiciliari, consentendo la programmazione di servizi e di risorse nell'ambito della classificazione delle politica socio-sanitarie prevista dal Dlgs 229/99.

L'obiettivo della CR37 è stato quello di identificare e qualificare nell'ambito dei servizi programmati a livello regionale per le cure domiciliari tutte quelle azioni che si possono configurare tra le sanitarie a carattere sociale, anche qualora corrispondano ad interventi sostituitivi di carattere economico.

Di conseguenza l'appartenenza delle prestazioni ai LEA o ai LEA aggiuntivi regionali viene stabilità in base alla specifica situazione di bisogno del beneficiario, a prescindere dalle modalità di erogazione (contributo di natura economica o erogazione diretta di servizi).

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9 luglio 2013