Il 1 agosto Mara Carfagna, Ministro per le Pari
Opportunità, ha presentato in Consiglio dei Ministri il disegno di legge
per l'istituzione del Garante Nazionale dell'infanzia, mantenendo così le
promesse fatte subito dopo la sua nomina.
Nell'illustrare il progetto di
legge, il Ministro evidenziato alcuni aspetti importanti in merito alle
competenze che il futuro Garante dovrà avere che vengono raggruppate in tre
macroaree: funzioni propositive, consultive e informative.
Egli,
infatti, potrà proporre iniziative, anche legislative, volte a garantire
e tutelare i diritti dell'infanzia; verrà consultato in merito alla formulazione
del Piano Nazionale per l'Infanzia (l'ultimo è stato elaborato per il
biennio 2002-2004), ci si potrà avvalere della sua consulenza in merito a
disegni di legge ed altri atti normativi del Governo nonché sul Rapporto
che lo stesso deve regolarmente presentare al Comitato ONU sui Diritti per
l'Infanzia (che monitora l'applicazione della Convenzione ONU relativa,
anche detta CRC). In merito all'informazione, il Garante si farà promotore di
campagne di sensibilizzazione e diffusione della conoscenza dei diritti
dell'infanzia e presenterà al Governo, entro il 30 aprile di ogni anno, una
relazione sull'operato.
L'autorità attribuita a questa figura nelle materie sopra elencate viene rafforzata da una modalità di raccolta dei dati partecipativa, che coinvolgerà cioè, tra gli altri, i bambini e gli adolescenti stessi. A tal fine, infatti, verrà istituito un numero di emergenza gratuito al quale segnalare eventuali violazione di diritti o situazioni a rischio – ai quali il Garante può dar seguito, previa verifica anche tramite visite di controllo e richiedendo informazioni ufficiali, inoltrando denuncia presso la Procura della Repubblica - e verranno incentivati momenti di ascolto che includano i diretti interessati nonché organizzazioni non governative operanti nell'ambito della tutela e della promozione dei diritti dei minori.
Nell'esprimere apprezzamento per l'iniziativa, ci auguriamo che le procedure, in particolar modo quelle consultive, siano inclusive e che ci si rivolga davvero a tutti, incentivando la partecipazione e l'ascolto utilizzando le modalità più idonee a far si che ciò avvenga, nell'ottica di istituire una figura che sia un "Garante di tutti i bambini" , nessuno escluso.
Per approfondire
leggi il testo della relazione illustrativa del disegno di legge
visita
il sito del Ministero delle Pari Opportunità nella sezione dedicata al
Garante