Diventa realtà la prima casa senza barriere, un vero e proprio laboratorio sull'accessibilità universale, unico in Italia, che l'Università di Siena ha aperto al pubblico sabato 6 settembre a Buonconvento.
Questa Casa-Laboratorio è la somma delle esperienze compiute in molte città italiane quali Padova, Roma, Firenze, Palermo, Ferrara, Verona e Pescara. Non è quindi un caso che a inaugurarlo siano state- oltre al Rettore dell'Università di Siena, al Sindaco di Buonconvento e a tutte le autorità cittadine - le maggiori personalità del mondo politico, culturale e scientifico nell'ambito dell'accessibilità universale. L'ambizioso progetto è stato realizzato grazie alla stretta collaborazione dell'Università di Siena con l'Amministrazione comunale di Buonconvento e grazie al patrocinio della CRUI, del Ministero della Solidarietà Sociale e del Formez (Centro di Formazione Studi). Anche la sede scelta è prestigiosa in quanto il laboratorio occuperà l'intero Palazzo Grisaldi del Taja a Buonconvento. La prima Casa senza barriere sarà un luogo di progettazione partecipata capace, cioè, di coinvolgere tutti i soggetti economici e sociali del territorio italiano nella creazione di un modello di sviluppo innovativo per la qualità della vita, il comfort ambientale e di benessere di tutte le cittadine e i cittadini. Sarà, inoltre, uno spazio in cui progettare e costruire soluzioni accessibili e universali e soprattutto incrementare la formazione, la ricerca, la didattica e l'innovazione.

La filosofia propria del Laboratorio è quella di concepire la cultura in maniera trasversale e multidisciplinare e soprattutto di promuovere una progettazione inclusiva e per tutti, di ambienti, servizi, normativa e didattica, con al centro i bisogni differenti di uomini e donne dal punto di vista multigenerazionale. L'obiettivo è quello di offrire a tutti la possibilità di affrontare la vita di tutti i giorni senza tabù e inibizioni, creando momenti di svago e nuove opportunità culturali attraverso la realizzazione di mostre originali - come ad esempio è stata l'esperienza Vietato non toccare, primo percorso museale tattile olfattivo, avviato nel 2004 - promuovendo esperienze formative che trasmettano strumenti e competenze utili a rendere universalmente accessibile l'allestimento di una mostra, di un parco, di una piazza, di un albergo, di una spiaggia, producendo al tempo stesso nuova occupazione.


Per maggiori informazioni

visita il sito del Laboratorio Accessibilità Universale di Buonconvento (LAU)

visita lo spazio dedicato alla mostra "vietato non toccare"