Fonte www.superabile.it - Anche chi ha una disabilità oggi può sognare di fare il maestro di sci o di nuoto. Un traguardo tutt'altro che scontato visto che fino ad ora l'abilitazione professionale era preclusa a chi non poteva presentare un certificato di "sana e robusta costituzione".

A superare la barriera "legislativa" è stata per prima in Italia la Regione Lombardia, che il 10 settembre ha approvato il cambiamento del Regolamento regionale che impediva a una persona con disabilità di insegnare una disciplina sportiva, dopo aver frequentato un regolare corso di formazione. Una vittoria resa possibile dalla tenacia di Lara Magoni, consigliere regionale (Lista Maroni) e campionessa mondiale di sci nel '97, e di Mauro Bernardi, da ieri il primo maestro di sci con disabilità in Italia (vedi altro lancio nel notiziario di oggi).

"Abbiamo chiesto semplicemente alla Regione di applicare quanto stabilito dal Governo lo scorso giugno - spiega Lara Magoni -: il cosiddetto Decreto del fare (legge 69/2013) ha infatti stabilito l'abolizione delle certificazioni sanitarie e questo ha aperto le porte alla modifica dei regolamenti esistenti in merito all'abilitazione professionale per gli insegnanti sportivi".

La mozione presentata ieri e votata all'unanimità da tutti gli schieramenti politici attende ora solo di essere applicata. Un passaggio che l'assessore allo Sport della Lombardia, Antonio Rossi, ha assicurato avvierà immediatamente, "perché - come ha spiegato nel suo intervento - l'insegnamento di maestri che possono e sanno educare allo sport superando anche gli ostacoli fisici, sono un valore per tutto il mondo sportivo".

"Ora anche le diverse federazioni sportive dovranno adeguarsi e organizzare corsi per istruttori con disabilità" precisa la Magoni, dal 2005 presidente nazionale della Commissione atleti del Coni.

Il prossimo passo? "Far sì che in tutta Italia sia possibile ottenere la qualifica di maestro - conclude Mauro Bernard i, che per primo beneficerà del provvedimento -, perché anche una persona con disabilità possa fare della propria passione, qualunque sia dal tennis allo sci, un lavoro. Questa sarebbe la più grande vittoria".

16 settembre 2013