Fonte www.redattoresociale.it - Anno nuovo, vita vecchia. Come nella migliore tradizione, la presentazione della legge di stabilità porta con sé un annunciato taglio al settore dell'invalidità e della disabilità. Una storia che puntualmente si ripete ogni metà ottobre, e che da Tremonti a Monti, fino a Saccomanni, sembra non tramontare mai.

Il copione è quasi sempre lo stesso: il governo, presentando la legge di stabilità, indica il settore delle provvidenze economiche per gli invalidi come uno di quelli da tagliare, talvolta prevedendo l'innalzamento delle percentuali di invalidità utili per ricevere l'assegno, altre puntando sul loro assoggettamento ad Irpef, altre ancora fissando un tetto di reddito oltre il quale si perde il diritto a ricevere il beneficio.

Il governo Letta ha scelto questa terza strada, articolandolo in particolare sulle indennità di accompagnamento, che in effetti pesano in misura sostanziosa sulla complessiva spesa assistenziale.

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17 ottobre 2013