Fin dal mese di agosto si sono mobilitate le associazioni Anffas onlus di Modica, Ragusa e Scoglitti allo scopo di garantire, con l'inizio dell'anno scolastico 2013 – 2014, il diritto allo studio degli studenti con disabilità iscritti alle scuole superiori.

Tale diritto può essere garantito esclusivamente dall'attuazione dei servizi di trasporto e assistenza specialistica di competenza della Provincia Regionale di Ragusa. A tale scopo si sono svolti numerosi incontri con il commissario avv. Scarso e si è chiesta anche la mediazione di S.E. il Prefetto di Ragusa. Nonostante la più volte espressa disponibilità del Commissario non si è pervenuti ad ottenere quanto richiesto.

Pertanto in data 14 ottobre u.s. un gruppo di mamme ha preso la decisione di occupare la sede della Provincia e successivamente di incatenarsi al suo ingresso. Il presidio è stato mantenuto per dieci giorni e si è concluso mercoledì 23 ottobre al termine di un corteo che ha visto la solidarietà di numerosi cittadini provenienti dai vari comuni della Provincia.

Il Commissario in quella sede ha comunicato di avere approvato il Bilancio Preventivo e di avere destinato tutti fondi disponibili all'attivazione del servizio già dal lunedì 28 ottobre e fino al 21 dicembre con orari di assistenza ridotti. Tale impostazione è stata contestata nella riunione del 25 ottobre svoltasi alla presenza di alcuni amministratori comunali e due deputati regionali per cui la proposta già deliberata è stata modificata nel senso di posticipare la data di avviamento del servizio al 4 novembre e di confermare le ore di assistenza, erogate fino al mese di maggio, ad esaurimento dei fondi .

Tale proposta è sopraggiunta in seguito all'impegno dei deputati regionali di uno stanziamento regionale ad integrazione.

Alla luce del percorso svolto e del risultato ottenuto le Anffas Iblee intendono dissociarsi da quanto concordato in data odierna perché ritengono non garantiti i diritti esigibili degli studenti con disabilità previsti dalle leggi vigenti: nella prima proposta, infatti, il servizio sarebbe stato pressocchè inutile in quanto ridotto ad una ora al giorno di assistenza per cinque giorni a settimana, mentre nella seconda proposta il servizio viene garantito per tre settimane circa.

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29 ottobre 2013