L'incontro si è aperto con l'intervento della Prof. Lilia Manganaro (delegata dal Presidente Nazionale Anffas a porgere i saluti all'assemblea) che ha voluto ricordare il dr. Raffaele Pennacchio, malato di SLA, morto di infarto dopo un ennesimo presidio sotto le finestre del ministero dell'Economia, ponendolo come emblematico martire della lotta per concretizzare quei diritti che sono stati conquistati persino dalla Convenzione O.N.U. ma troppo spesso disattesi.

Dopo i saluti e l'intervento della Presidente dell'Anffas di Padova Maddalena Borigo Daniel, è iniziata la relazione del Dr. Paolo Paolucci (responsabile sanitario del Centro CTRP) che ha illustrato con una serie di grafici come vi siano diversi tipi di risparmi possibili nell'ambito della sanità senza ricadute sui servizi: tagli funzionali, lineari, ma anche ciechi. Purtroppo questi ultimi sono pericolosi perché riducono l'efficacia nell'acuzie aumentando senza controllo la cronicità.

L'attività sanitaria, infatti, ha subito in questi ultimi vent'anni grossi traumi: non si è trattato, cioè, di distribuire risorse illimitate come accadeva in passato, ma di ridurre all'essenziale quanto contingentato dal sistema sanitario. Di concerto la ricerca scientifica si è concentrata nel produrre servizi con il minor impiego di risorse e la massima efficacia.

La disabilità sia cronica che post-acuta, non sfugge alle logiche della programmazione sanitaria, il cui approccio condiziona l'efficacia dei servizi sociosanitari. Indice di efficienza è la valutazione precoce delle fragilità psicofisiche dei soggetti non autosufficienti.

Successivamente, l'Assessore ai servizi sociali Dr. Fabio Verlato ha manifestato come egli viva quotidianamente la disparità tra la sua attività professionale di medico in cui non deve continuamente limitare, per carenza di risorse, gli interventi necessari e accertati come è invece costretto a fare come assessore del comune di Padova. Anche l'intervento del consigliere regionale Claudio Sinigaglia, vicepresidente della V° commissione regionale ha evidenziato le difficoltà a dirigere le scarse risorse verso l'equità e funzionalità.

L'atteso intervento di Remo Sernagiotto, Assessore Regionale ai servizi Sociali pur indorando la "pillola amara" rivendicando la propria volontà di operare per una migliore distribuzione delle risorse, relativamente ad uno degli argomenti che più erano a cuore di Anffas Onlus Padova (la permanenza nel tempo del CTRP) ha confermato che "... finché permane il Dr. Paolucci responsabile questo esisterà e continuerà le proprie attività, ma poi…".

Le relazioni successive, previste dal tavolo tecnico, sono state molto interessanti ed esemplificative di quanto la sanità, se messa in grado di intercettare per tempo piccole ma diffuse patologie nella popolazione, possa evitare degenerazioni gravi che possono portare a disabilità cronica, come nel caso del diabete (relazione: Dr. Annunziata La polla).

E' stata sottolineata anche l'importanza di interventi sistematici non farmacologici come la psicomotricità (Dr. Giuseppe Rizzi) oppure la consulenza Psichiatrica (Dr. Carmelo Miola), attenta questa ad evitare errori o abbandoni dei familiari stessi sottoposti a condizionamenti e pressioni non sopportabili, il tutto condito da una medicina di alta specializzazione tecnico scientifica, ma di altrettanto alta umanità (Dr. Paolo Cadrobbi).

La dottoressa Sofia Calvo ha poi relazionato sul centro CTRP dei Colli, citandolo come esempio di buona sanità poichè, monitorando costantemente patologie gravi e complesse, riesce ad evitare un numero incredibile di ricoveri anonimi al pronto soccorso pur "mantenendo un livello di accettabile di vita, non priva di momenti felici".

A concludere il Simposio è stata la Presidente della VI° commissione del Comune di Padova Anna Barzon testimoniando come, tra difficoltà d'ogni tipo, permanga la volontà di salvare "ciò che si deve alla dignità, non solo dei cittadini con disabilità, ma dei cittadini di Padova".

Sono da registrare anche gli interventi dei sindacati CGIL con Alessandra Stivali e CISL Fabio Turato che, pur nella loro funzione di rappresentanti e difensori dei lavoratori del settore, si sono sentiti coinvolti in modo profondo nel salvaguardare l'intervento pubblico per garantire ciò che è un diritto.

Durante l'incontro è stato proposto un servizio di coffee break gestito dai ragazzi e insegnanti della Cooperativa Francesco D'Assisi di Cadoneghe, con biscotti e pasticcini appena sfornati dai loro laboratori, ben graditi tra l'asprezza degli argomenti trattati.

*Articolo del Prof. Filippo Zaccaria (Direttivo Anffas onlus Padova)

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6 novembre 2013